
Ai microfoni di iNews24, Ugo Cappellacci, deputato di Forza Italia e presidente della XII Commissione Affari Sociali, sul tema migranti.
Nei primi dieci giorni del 2023 sono sbarcati a Lampedusa 2.100 migranti, un numero dieci volte maggiore rispetto allo stesso periodo del 2022: qual è il quadro della situazione?
“I numeri parlano chiaro: la situazione sta diventando sempre più drammatica. Questi sbarchi arrivano prevalentemente dalla Tunisia, ma non solo. Quella rotta è il riferimento di tutta l’area subsahariana, quindi temo che questi numeri possano crescere ulteriormente e la situazione preoccupa. Allo stesso modo preoccupa che l’Ue ancora una volta volti le spalle all’Italia e al Mediterraneo. In questa logica ben vengano le missioni del ministro Piantedosi per dialogare con Turchia e Tunisia. C’è da essere veramente poco soddisfatti”;
Parla della situazione con l’Europa?
“La premier Giorgia Meloni sta facendo bene a cercare un dialogo con tutti i principali attori, come capo di governo e non di partito. Credo che si debba alzare la voce e pretendere l’attenzione dell’Europa, che deve essere duplice”;
Cosa intende per duplice?
“Non dimentico Frattini, che da ministro degli Esteri del governo Berlusconi aveva messo a punto un piano di sviluppo diretto all’economia dei territori africano. Era una sorta di grande piano Marshall per creare opportunità di sviluppo, e soprattutto rispettando il diritto a non emigrare, che può esistere solo dando al popolo africano la possibilità di una vita dignitosa e adeguata alle necessità di un essere umano. Purtroppo già allora l’Europa mise in un cassetto e dimenticò il piano di Frattini. Del resto, questo percorso di vita nella propria terra tende anche a disegnare un sistema di accoglienza diverso. Per essere umanitario non può essere indiscriminato, e che non può diventare elemento di insicurezza per i Paesi che accolgono, non lo dico io ma Frontex. Invece, su questi meccanismi attuali, c’è il rischio oggettivo che si creino canali per il terrorismo internazionale di cui attingere manovalanza”;
Ha parlato del diritto a non emigrare, che è anche uno dei punti a cui ha fatto spesso riferimento anche la premier Giorgia Meloni…
“È una linea di buonsenso che dovrebbe guidare tutti. Voglio fare una considerazione guardando al futuro, ed è la stessa del ministro Antonio Tajani. Nei prossimi 50 anni il numero attuale dei popolo africano è destinato a raddoppiare. Quindi o si fa una grande operazione per aiutare questi territori a svilupparsi, oppure la popolazione è destinata ad alimentare le rotte del Mediterraneo e del resto del mondo, senza possibilità concrete di reggere. E credo che la politica debba ragionare da qui a 50 anni, altrimenti è mera ordinaria amministrazione”;
Cosa si aspetta dall’incontro tra la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen?
“Mi auguro che ci sia soprattutto un’apertura al buonsenso. Cioè, un atteggiamento di vicinanza e attenzione ai Paesi frontialieri come l’Italia, oltre che di sintonia. Fino ad oggi l’Italia ha dovuto cercare alleati tra Paesi con lo stesso problema, come la Grecia, Malta e la stessa Spagna. Questo è riduttivo, mortificante e pericoloso per l’Europa. Credo che quello della Commissione sia un segnale di ritrovato buonsenso che possa far ben sperare. Anche se io sono molto pessimista sui numeri e sul fenomeno in sé: l’Europa deve correre per ritrovare il tempo perso”;
Veniamo alla politica interna. La polemica sull’accoglienza nelle città amministrate dal Pd…
“Mi sembra un polemica veramente sterile e sentire cose di questo genere mi fa una tristezza infinita. Pensare che si possa ridurre la questione dell’organizzazione interna all’individuazione delle città amministrate dal centrosinistra piuttosto che dal centrodestra, è riduttivo e angosciante. Allora a questo punto perché fermarci a livello cittadino e metropolitano e non a quello regionale? Le Marche, ad esempio, sono amministrate dal centrodestra”;
Il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino ha chiesto i danni morali, un risarcimento per l’isola che consiste nel farla diventare una zona franca.
“Il sindaco Mannino fa bene a chiedere che Lampedusa abbia un riconoscimento. L’isola ha subito un’onda paurosa che ne ha stravolto anche la vocazione, è un dato oggettivo. Certamente l’istituzione della zona franca sarebbe un ottimo punto di partenza e potrebbe dare a quel territorio opportunità e di sviluppo. Da tempo sostengo, anche per la mia terra la Sardegna, zone franche nel Mediterraneo”;
Il ministro Piantedosi ha parlato di una equa distribuzione, sempre a livello nazionale, dei migranti. Come si potrebbe organizzare?
“Credo che sia un passaggio corretto e puntuale. Un plauso alle parole del sindaco di Genova che ha risposto alla chiamata con grande senso di responsabilità. Non bisogna dimenticare che l’approdo deve necessariamente essere temporaneo, perché queste persone devono essere smistate in altre Regioni, ma poi anche negli altri Paesi europei. Quindi ben venga la ripartizione sulla rete portuale che sia capace di assorbire l’urto più di quanto possano fare pochi hub. La Sicilia e la Calabria sono diventati i grandi campi profughi d’Europa. C’è anche un altro dato che viene trascurato molto spesso”;
Quale?
“La Sardegna ha una continuità territoriale con la sponda dell’Africa. Lì quotidianamente arrivano barchini con a bordo migranti dalla Tunisia e dall’Algeria. E in questo caso il fenomeno non è gestito dalle ong. Si tratta di un fenomeno in crescita che va affrontato in modo strutturale. Non dimentichiamo che la Sardegna è più vicina all’Africa del resto d’Italia”.