Cambiano ufficialmente i requisiti per ottenere il reddito di Cittadinanza. Infatti in queste ore il Governo ha deciso i nuovi parametri.
Iniziano a spuntare le prime novità riguardanti il Reddito di Cittadinanza. Il Governo ha iniziato a cambiare i primi parametri per ottenerlo, una vera e propria batosta per gran parte degli italiani: tutte le novità.
Sono ufficialmente cambiati i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza. Infatti in queste ore il Governo sta lavorando a una riforma della misura introdotta dal governo Conte I, con delle modifiche importanti che consentiranno di recuperare risorse per circa un miliardo di euro. Lo scopo della Presidente del Consiglio è quello di garantire il sussidio solo a chi non è in grado di lavorare. Per chi invece ne ha diritto, con molte probabilità arriverà un taglio.
Infatti a mantenere il sussidio saranno solamente gli invalidi, chi è in difficoltà e chi ha minori a carico senza adeguati mezzi di sostentamento. L’obiettivo è ridurre la platea di beneficiari, anche introducendo la soglia dei 60 anni diventerà scriminante per togliere o meno il sussidio. Dal 2023 quindi dovrebbero cambiare i requisiti, fra le ipotesi c’è anche il rimuoverlo a chi ha meno di 60 anni ed è in grado di lavorare. Sono diverse le anticipazioni spuntate fuori sulle riforme in arrivo sul beneficio pubblico.
Reddito di Cittadinanza, in arrivo tante modifiche: ridotta la platea di beneficiari

Ad anticipare quanto potrebbe succedere al Reddito di Cittadinanza ci ha pensato Giovanbattista Fazzolari. Infatti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha spiegato che chi ha tra i 18 e i 59 anni e non ha figli a carico e può lavorare non potrà ricere più l’assegno. Ai microfoni Fazzolari ha chiarito: “Chi non può lavorare non può essere trattato come chi può. Chi non può lavorare va tutelato anche di più di oggi. Chi può lavorare va incentivato. Per questo ridurremo la platea dei percettori del Reddito di cittadinanza“.
Mentre invece il reddito verrà mantenuto per tutti gli invalidi, da chi è in difficoltà, da chi ha minori a carico e non ha adeguati mezzi di sostentamento. Sempre il sottosegretario alla presidenza del consiglio ha infine concluso: “L’obiettivo è quello di spronare i percettori del Reddito facendo capire loro che l’obiettivo non può essere incassare questo sussidio a vita ma piuttosto cercare trovare assieme allo Stato un lavoro“. Queste sono solamente alcune delle modifiche in arrivo nel 2023 sul Reddito di cittadinanza.