
Oggi Giorgia Meloni volerà a Bruxelles per il suo primo viaggio da premier.
Alle 16.30 è previsto un incontro con Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, mentre alle 17.30 con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Alle 19 infine, ci sarà il vertice con Charles Michel, presidente del Consiglio europeo.
Nei giorni successivi la premier si recherà a Sharm El-Sheik per la Cop27, e a Bali in occasione del vertice G20.
La strategia di Meloni
La presidente del Consiglio ha intenzione di difendere l’interesse nazionale, laddove l’Unione si dimostra “invasiva nelle piccole cose” che gli Stati potrebbero e saprebbero “fare meglio”.
I dossier sul tavolo
I dossier sul tavolo sono l’energia e la manovra, ma anche la riforma del Patto di stabilità che rischia di penalizzare l’Italia a causa del debito. E anche l’attuazione del Pnrr, il sostegno all’Ucraina anche militare. Possibile che si affronterà anche il tema della gestione dei migranti. Prima di partire per Bruxelles, Giorgia Meloni ha sentito il presidente giapponese Fumio Kishida, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e il polacco Mateusz Morawiecki.
L’idea di Europa di Giorgia Meloni
La sua idea di Europa è fondata sul principio di “sussidiarietà”: un’unione “federale”, che si occupi delle “grandi questioni” e lasci il resto agli Stati. Che si occupi di “approvvigionamento energetico” piuttosto che “del diametro delle vongole”. Secondo Meloni manca una “politica estera, ma si occupa di gender”, come dichiara nel libro di Bruno Vespa.
L’aborto, il decreto anti-rave e le licenze sulle spiagge
Ai vertici Ue, la premier italiana racconterà le prime mosse dell’esecutivo di centrodestra, che stanno sollevando polemiche a Roma. Dovrà chiarire che l’Italia non è un luogo dove si negano i diritti, a partire da quello di “manifestare, di esprimere il dissenso”, o dove si fa marcia indietro sull’aborto (“in tutta la mia vita – dice a Vespa – non ho mai detto che avrei messo mano alla legge 194). E allo stesso tempo Meloni sottolineerà che l’Italia farà sentire la propria voce, difenderà i suoi interessi, come le licenze sulle spiagge, su cui c’è una “disparità” di trattamento con altri Paesi che “hanno prorogato le concessioni”, che si configura come “incostituzionale”.