
100.690 nuovi casi, 105 morti. Il tasso di positività si attesta al 27,1%, con 371.834 tamponi processati. Crescono di 80 unità i ricoveri e di 18 le terapie intensive. Sono questi i dati relativi al Covid di oggi, venerdì 8 luglio, pubblicati dal Ministero della Salute, riferiti alle ultime 24 ore. Le vittime sono aumentate rispetto alla giornata di ieri (94).
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, negli ultimi 7 giorni, nel mondo si sono registrati 4,6 milioni di nuovi casi. L’Ema raccomanda la quarta dose agli over 60 se i casi continuano ad aumentare.
In un’intervista a Sky TG24, Walter Ricciardi afferma: “Ondata pandemica molto forte, si poteva evitare con misure”.
Galli: “Logica la raccomandazione dell’Ema”
“Per chi ha fatto tre dosi di vaccino anti-Covid e ha qualche fragilità non vale la pena aspettare per fare una quarta dose. Va fatta al più presto. Ma anche farla per chi ha più di 60 anni è un’ipotesi da non escludere. Per chi ne ha più di 70 invece, è francamente consigliabile. Agli over 80 è consigliabilissimo. La raccomandazione dell’Ema per il secondo booster agli ultrasessantenni ha una sua logica visto quello che sta succedendo quest’estate”. A dirlo all’Adnkronos Salute, Massimo Galli, già direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Il report di Aifa sui farmaci antivirali anti-Covid
Secondo il quattordicesimo report dell’Aifa sugli antivirali contro il Covid, finora sono stati oltre 62.600 i pazienti Covid curati a casa con gli antivirali molnupiravir e paxlovid. Spinte dall’aumento dei contagi, crescono le prescrizioni settimanali. Dal 30 giugno al 6 luglio, le richieste di molnupiravir sono aumentate del 22,4% e quelle per paxlovid del 32,1%. In 14 giorni inoltre, sono raddoppiate, arrivando a +196,9%, le terapie ritirate direttamente in farmacia, le cui prescrizioni sono passate da 4mila a 8.300.
D’Amato: “I concerti non vanno bloccati, ma serve responsabilità”
“I concerti non vanno bloccati, ma deve esserci sempre un senso di responsabilità. Se una persona è un paziente fragile e magari non si è neanche vaccinata, io sconsiglierei di partecipare a concerti molto affollati. Per tutti gli altri che sono vaccinati, al momento non vedo problemi”. Lo ha affermato Alessio D’Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, durante la presentazione del portale nazionale sulla salute mentale, sviluppato da Asl Roma 2 e dalla Fondazione Di Liegro: “Non è il momento delle restrizioni, ma quello della consapevolezza e della responsabilità. Ecco perché noi diciamo di vaccinarsi e non indugiare, soprattutto gli anziani e i fragili. Suggeriamo anche di portare sempre con sé la mascherina, perché è vero che fa caldo, ma se si sta in un luogo chiuso in cui non ci sono condizioni per rispettare il distanziamento, è sempre bene metterla”.
Lo studio: da cosa dipende (anche) risposta immunitaria al vaccino
Intanto, un nuovo studio promosso dalla Sapienza e dal Policlinico Umberto I, ha identificato i fattori demografici, clinici e sociali che interferiscono con la risposta immunitaria in seguito al vaccino anti-Covid. La ricerca, coordinata da Stefania Basili, del Dipartimento di Medicina traslazionale e di precisione della Sapienza, ha permesso di individuare una correlazione tra la risposta immunitaria e alcune variabili demografiche, cliniche e sociali come età, sesso, malattie pregresse, fumo e stato civile.