
Lina Wertmüller è morta questa notte a Roma all’età di novantatré anni. È stata una protagonista assoluta del cinema italiano, oltre che la prima donna della storia candidata all’Oscar come migliore regista per il film Pasqualino Settebellezze nel 1977. A dare la triste notizia è stato un amico sui social. Fonti vicine alla famiglia hanno dichiarato che si sarebbe spenta serenamente a casa, con la figlia e i suoi cari accanto.
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L’Oscar alla carriera e la stella sulla Walk of Fame di Hollywood
Nel 2020 ha ricevuto il Premio Oscar onorario alla carriera “per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali, attraverso la sua arma preferita: la cinepresa”. E un anno prima, nel 2019, ha avuto la sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood. Lina Wertmüller è nata a Roma il 14 agosto del 1928, figlia di Federico Wertmüller, avvocato originario di una famiglia aristocratica svizzera, e di Maria Santamaria-Maurizio, romana. Era la zia dell’attore Massimo Wertmüller.
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Tanti dei suoi film sono indimenticabili. Tra questi Mimì metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia o Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto. Per Pasqualino Settebellezze, che fu un gran successo anche negli Stati Uniti, è stata candidata a tre Premi Oscar (migliore regia, miglior film straniero, migliore sceneggiatura, mentre una quarta candidatura era arrivata a Giancarlo Giannini per l’interpretazione del protagonista). Prima del grande successo, è stata aiuto regista di Federico Fellini nel film La Dolce vita. Il suo nome di battesimo era Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich.