
Oggi, 7 dicembre, Joe Biden, presidente Usa, avrà un colloquio telefonico in serata con Vladimir Putin. “I presidenti decideranno da soli” quanto durerà la conversazione, ha fatto sapere Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. La Russia cercherà garanzie vincolanti che fermino l’espansione della Nato in Ucraina. Ma Biden ha precisato che “non accetterà la linea rossa di nessuno”.
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La telefonata ha l’intenzione di cercare strade per porre fine alla crisi in Ucraina, lanciando anche un monito a Putin a non invadere il Paese.
La Russia infatti, starebbe pianificando un’offensiva contro l’Ucraina già dall’inizio di quest’anno, con il coinvolgimento di circa 175mila soldati. A rivelarlo è stato il Washington Post, che sarebbe entrato in possesso di un documento dell’intelligence Usa. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito la fuga di notizie “un’operazione speciale” degli Stati Uniti per “inasprire la situazione” con la Russia.
I russi hanno più volte negato di voler portare a termine l’offensiva
Il numero delle truppe russe al confine con l’Ucraina sono aumentate tra le 70 e le 90mila. Secondo funzionari ed ex diplomatici, l’esercito ucraino sarebbe meglio armato e pronto rispetto al passato e le sanzioni minacciate da tutto l’Occidente minaccerebbe l’economia russa. I rischi per Putin quindi, sarebbero enormi.
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I russi hanno più volte negato ldi avere intenzione di portare a termine questa offensiva: “È un diritto legittimo di uno Stato sovrano avere le forze armate sul proprio territorio”, ha affermato Zakharova al giornale Kommersant. “Dobbiamo essere molto vigili”, ha avvertito Paolo Gentiloni, commissario Ue all’Economia durante i Med Dialogues a Roma.