Belluno, giudice respinge ricorso: è giusto sospendere dal lavoro i no vax

A Belluno il giudice Anna Travia ha respinto il ricorso di 10 operatori sociosanitari ritenuti inidonei dal dottore perché no vax

Belluno, giudice respinge ricorso
Belluno, giudice respinge ricorso (Getty Images)

Respinto il ricorso presentato da due infermieri e otto operatori sociosanitari sospesi dal lavoro in quanto avessero deciso di non sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid.

E’ accaduto nel Veneto, dove il giudice di Belluno, Anna Travia, ha stabilito che per chi non si vaccina non ci può essere stipendio. I suddetti erano stati sospesi dal lavoro in quanto lo scorso febbraio avevano rinunciato alla propria dose del vaccino.

Come riportato dal Corriere del Veneto, gli operatori delle due Rsa erano stati dichiarati dal dottore non idonei al servizio permettendo che i 10 sanitari non venissero retribuiti. Questi ultimi erano stati infatti messi in ferie forzate da chi dirige le due strutture.

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Bocciato il ricordo di 10 operatori sociosanitari no vax

Belluno, giudice respinge ricorso
Belluno, giudice respinge ricorso(photo Pixabay)

I dieci operatori sociosanitari operanti in due Rsa nel Bellunese erano stati dichiarati dal medico non idonei al servizio in quanto avessero deciso di non sottoporsi all’inoculazione del vaccino. Dopo la sospensione del proprio stipendio i due infermieri e gli otto operatori sociosanitari hanno presentato un ricorso al tribunale di Belluno.

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Il giudice Anna travia ha però stabilito che è nota l’efficacia del vaccino per sconfiggere il virus. Lo dimostrano i dati del drastico calo dei decessi registrato proprio fra le categorie che hanno potuto usufruire delle dosi, tra cui il personale e gli ospiti delle Rsa, nonché i cittadini di Israele dove sono state inoculate milioni di dosi. Il giudice ha così deciso di respingere il ricorso presentato dai 10 operatori delle Rsa.