Covid, l’ospedale Sacco di Milano smentisce l’infettivologo Galli

Scattano polemiche e smentite in seguito alle dichiarazioni dell’infettivologo del Sacco di Milano, Massimo Galli

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Infettivologo Massimo Galli (photo Getty)

Appena due giorni fa il primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, nonché docente all’università Statale del capoluogo lombardo, Massimo Galli, dichiarava di avere il reparto invaso da nuove varianti.

Secondo il noto infettivologo, la variante inglese risulta ormai presente su tutto il territorio italiano in percentuali preoccupanti, addirittura in alcune Regioni il 59% dei casi accertati deriverebbero proprio dalle varianti.

Una situazione allarmante e che potrebbe degenerare da un momento all’altro in quanto il nuovo ceppo, ovvero la variante inglese, risulterebbe essere molto più contagiosa. Senza contare la presenza nel nostro territorio di altre due varianti che stanno preoccupando scienziati del mondo intero. Ovvero, le varianti brasiliana e sudafricana.

La variante inglese risulterebbe difatti più contagiosa in una percentuale che va dal 30 al 50% ed avrebbe una mortalità molto più alta rispetto alle altre varianti.

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Secca la smentita del Sacco in seguito alle dichiarazioni dell’infettivologo. Pioggia di polemiche

Cura per il Covid
Varianti Covid, la polemica (foto: Getty)

Intervenuto alla trasmissione Mattino 5, Massimo Galli nei giorni scorsi ha affrontato tale questione dichiarando altresì che avendo il reparto invaso da nuove varianti e che tale problematica riguarda tutta l’Italia, auspicava ad un nuovo lockdown rigoroso come quello imposto nel mese di marzo 2020.

Secca è stata la smentita da parte dell’ospedale Sacco in seguito alle dichiarazioni dell’infettivologo. L’ospedale ha infatti dichiarato che le percentuali identificate sono in linea con la media nazionale e inferiori alla media regionale.

Non sarebbe quindi vero che il reparto di terapia intensiva sia invaso dalla variante inglese. Difatti i pazienti positivi a quest’ultima sarebbero 6 su 50. L’ospedale ha inoltre aggiunto che al momento non sono state identificate nuove varianti oltre a quella inglese.

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A seguito della smentita, il noto infettivologo, attraverso le pagine del suo profilo Twitter si è difeso dichiarando di essere certo dei suoi dati.

Polemiche che fioccano in una giornata già difficile, in cui secondo i dati preliminari resi noti sul New England Journal of Medicine, l’efficacia degli anticorpi neutralizzanti del vaccino Pfizer-Biontech sarebbe meno efficace contro le varianti sudafricana e brasiliana. Infatti sembrerebbe che l’efficacia diminuirebbe di circa due terzi.