Morto Gianni Mastella, fu lo scopritore della fibrosi cistica in Italia. Ha condotto per 60 anni l’attività di ricerca sulla grave malattia genetica

Se n’è andato lo scorso 3 febbraio il professor Gianni Mastella, numero uno della ricerca sulla fibrosi cistica in Italia. E’ stato per 60 anni il direttore scientifico e co-fondatore della Fondazione Ricerca su quella che viene considerata tra le più gravi malattie genetiche al mondo. Fu il primo nel 1957 a scoprirne il primo caso in Italia e nel corso dei questi anni ha continuamente alimentato lo sviluppo di nuove tecniche di cura. E’ scomparso mercoledì a Verona, al termine di una lunga battaglia con un brutto male.
Dopo la laurea in medicina all’Università di Padova e la specializzazione in pediatria, si era concentrato sullo studio delle malattie polmonari e gastrointestinali.
Nel 1967 aveva inaugurato a Verona il primo Centro di cura per la fibrosi cistica, divenuta attualmente la rinomata Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata.
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Morto Gianni Mastella, fu lo scopritore della fibrosi cistica in Italia: era malato da tempo

Più recentemente, nel 1993, grazie al suo supporto, anche in tutto il resto d’Italia si è riusciti ad approvare il modello organizzativo e assistenziale in vigore in Veneto, con la legge 548.
A circa 25 anni dalla sua fondazione, Il centro di ricerca per la fibrosi cistica da lui voluto, attualmente guidato dal cofondatore Matteo Marzotto, è riconosciuta dal MIUR come l’Ente promotore dell’attività di Ricerca sulla malattia genetica e ha ottenuto una fama internazionale. Nel corso degli ultimi due decenni sono stati promossi la bellezza di 417 studi, con 32 milioni di euro investiti in ricerche promosse da 1.000 operatori e circa 10mila volontari. Un’eccellenza scientifica che tutto il mondo ci invidia e che ha perso purtroppo il suo faro guida.