Coronavirus, in Italia cala il trend riguardante l’aumento di casi: non accennano a placarsi, invece, i decessi. I dati
Nell’ultima settimana sono stati registrati 154.954 nuovi casi di positività da coronavirus, il 23% in meno della settimana precedente. Al contrario, il numero di decessi aumenta ed ieri c’è stato un doppio record: quello giornaliero (993) e settimanale (+5188). L’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità invece dice che l’Rt calcolato sui casi sintomatici tra il 4 e il 17 novembre è di 1.08 rispetto all’1.18 rispetto a quello della settimana precedente.
I ricoverati complessivi sono in calo rispetto al picco raggiunto il 23 novembre, ma rimangono quasi 3600 e quindi sopra la soglia del 30% dei posti letto totali disponibili in gran parte delle regioni. Il tasso di positività dei tamponi continua ad essere in calo. Il numero di tamponi effettuati è minore della settimana precedente: 1.372.173, su 623.671 persone diverse.
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Coronavirus in Italia, la situazione su base regionale

Secondo quanto riferito dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, la regione con il maggior tasso di saturazione delle terapie intensive è la Lombardia e subito dopo segue il Piemonte. Entrambe le regioni, però, la scorsa settimana avevano una percentuale pari al 64% mentre ora sono rispettivamente del 60% e 58%. Calato in molte regioni anche il dato sulle terapie intensive, me in alcune è aumentato. Si tratta di Emilia–Romagna (+13), Lazio (+12), Liguria (+12), Friuli Venezia Giulia (+4), Veneto (+3), provincia di Trento (+2) e Molise (+1).
La regione con più decessi è stata la Valle d’Aosta dove sono state 17,5 ogni 100 mila abitanti. Seguono Friuli-Venezia Giulia con 16.5, Lombardia con 14.1 e Piemonte con 13.2.
La provincia con più contagi per abitante negli ultimi 14 giorni è stata quella di Belluno con 1.188 ogni 100mila abitanti. Seguono Como, Varese, Gorizia ed Udine. Al Centro, invece, spiccano Rieti (839) e L’Aquila (805). Al Sud, invece, Foggia (737) e Napoli (702).
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