Coronavirus, Locatelli: “Natale e Capodanno anomali, speriamo gli unici”

Coronavirus, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha parlato dell’ormai prossimo periodo di festività

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Coronavirus, le parole del presidente del Css Franco Locatelli (Foto: Facebook)

I numeri relativi al Coronavirus in Italia sono in miglioramento, ma guai a parlare di emergenza scampata. Con l’ultimo Dpcm varato dal governo ormai diverse settimane fa, l’indice Rt si è abbassato notevolmente in tutto il territorio, tanto che già da domani alcune regioni in zona rossa scaleranno a quella arancione. Tema sempre più caldo è quello relativo alle festività, considerando che siamo ormai alla soglia di dicembre.

A tal proposito, è intervenuto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, che ha sottolineato come quest’anno si tratterà di festività molto diverse rispetto al solito. “Sarà impossibile festeggiare il Capodanno in piazza o in strada, è inimmaginabile e incompatibile con la pandemia che stiamo vivendo. Bisognerà aspettare il prossimo anno per tornare ai festeggiamenti di sempre le sue parole.

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Coronavirus, Locatelli: “Natale diverso, speriamo sia l’unico”

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Natale e Capodanno saranno diversi dal solito (Foto: Getty)

Il Coronavirus costringerà inevitabilmente a festività molto diverse dal solito. E’ il concetto che ha tenuto a sottolineare Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. “Si tratterà di un Natale anomalo rispetto alle abitudini, speriamo sia il primo e ultimo grazie a quanto saranno in grado di offrirci i vaccinile sue parole: “Anche la celebrazione religiosa dovrà essere conforme alle misure concordate. Il governo deve avere la sensibilità di trovare la situazione ideale per celebrare il Natale ma senza rischiare“.

Sull’apertura degli impianti sciistici, poi, il presidente Locatelli è stato chiaro. “Al momento no, gli attuali numeri sono incompatibili con la riapertura. Anche gli altri paesi UE dovrebbero agire di conseguenza, per dare un importante messaggio ha concluso:Svizzera? Spero che non ci sarà il fenomeno di migrazione di massa verso paesi con impianti sciistici aperti“.

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