Era stato ricoverato in questi giorni in gravi condizioni Marco Santagata, critico letterario che si è spento a 73 anni

È nato a Zocca, un piccolo paesino in provincia di Modena il 28 aprile 1947 ed è diventato un illustre scrittore e critico letterario. Marco Santagata si è spento oggi, dopo giorni di ricovero, a 73 anni. Ha combattuto con una lunga malattia, finito in coma e poi la situazione si è aggravata a causa del contagio di Covid-19.
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La morte è arrivata a Pisa dove, nel 1970 ha iniziato la sua carriera dopo essersi laureato in Letteratura Italiana. Un uomo devoto alla cultura italiana, tanto da diventare insegnante e trasmettere la sua passione ai suoi studenti. Ben presto, infatti, acquisì la cattedra di Filologia dantesca e umanistica fino a poi diventare docente di Letteratura italiana nel 1980.
Marco Santagata, morto a 73 dopo una vita dedicata alla letteratura italiana

Una decina di libri, un numero infinito di saggi ed una traduzione: Canzoni di Giacomo Leopardi. Marco Santagata era un forte appassionato della letteratura italiana, in particolar modo aveva una certa familiarità con Dante ed i suoi scritti, oltre che con Petrarca. Una forte amicizia lo legava a Vasco Rossi, perché entrambi nati nella piccola provincia di Modena, tanto che il cantautore presenziava ad ogni presentazione dei suoi libri. A partire da Papà non era comunista del 2003 fino a Il movente è sconosciuto del 2018, i due erano legati da un’amicizia straordinaria.
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Tra i suoi allievi ha avuto Claudio Giunta, Angelo Eugenio Mecca, Vinicio Pacca e Michelangelo Zaccarello. Era sposato con Maria Cristina Cabani, anche lei docente di Letteratura italiana presso l’Università di Pisa.