Gaia e Camilla investite a Roma, la richiesta del pm

Gaia e Camilla investite a Roma lo scorso dicembre, oggi durante il processo è arrivata la richiesta del pm per il presunto colpevole

incidente Corso Francia
Gaia e Camilla investite, il semaforo del tragico incidente  (Websource)

Cinque anni di condanna per Pietro Genovese: è questa la richuesta del pubblico ministero, Roberto Felici. Il 21enne, figlio del noto regista Paolo Genovese, è accusato di duplice omicidio stradale per l’incidente a Roma nel quale furono investite e uccise Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli.

Le due sedicenni, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre scorso stavano attraversando corso Francia quando furono investite mortalmente. Erano sulle strisce o meno? Ci sono due perizie che su qesto differiscono: per una erano in regola, per l’altra invece lo stavano facendo qualche metro più in là.

Incidente Corso Francia
Roma, Gaia e Camilla investite in corso Francia (Youtube)

Prima dell’estate la Procura aveva rifiutato una proposta di patteggiamento avanzata dalla difesa dell’imputato, pari a due anni e mezzo di reclusione, con sospensione della pena. Così adesso il processo sta andando avanti con il rito abbreviato davanti al gup, Gaspare Sturzo e la sentenza si avvicina, ma il caso fa ancora discutere.

Per la prima volta infatti dall’inizio delle udienze, oggi Pietro Genovese ha deciso di presentarsi in aula chiedendo anche di intervenire. Ha raccontato di non essersi accorto delle due ragazze che stavano atttraversando, ma di essere certo che partì con il verde. “Da quella notte la mia vita è distrutta. Penso ogni giorno a quello che è successo e al dolore che ho provocato alle famiglie e anche alla mia”.

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incidente Ponte Milvio
Corso Francia a Roma, la zona dell’incidente (Google Maps)

Le dichiarazioni spontanee di Pietrio Genovese hanno acuito il dolore dei parenti delle ragazze, a partire da Cristina, mamma di Camilla Romagnoli. Ha detto di essere delusa perché sembrava un copione imparato a memoria e non ha mai trovato il coraggio di guardarli. Come non ha mai chiesto perdono pubblicamente a nessuno.

Al ragazzo, dopo l’incidente e i successivi esami, era stato rilevato un tasso alcolemico decisamente superiore al consentito. Ma il gip abveva anche escluso l’aggravante dell’alterazione psicofisica percvhé eventuali tracce di droghe erano precedenti alla notte dell’incidente.

Sull’eventuale condanna e sulla sua durata peserà anche stabilire se il comportamente di Gaia e Camilla sia stato o meno incauto. Ma per i consulenti di parte civile, la causa dell’incidente “è da imputare esclusivamente in termini di colpa a Genovese”, perché ci sarebbero stati i margini per arrestare il veicolo che viaggiava a circa 90 km all’ora.