Una famiglia proveniente dalla Sardegna è stata respinta all’ingresso del Bioparco di Roma per il rischio contagio da Covid19.
La Repubblica riporta anche la giustificazione dei dipendenti dello zoo. Secondo il personale, una delibera della Regione Lazio paragonerebbe la Sardegna ai paesi vietati come Grecia, Romania, Croazia e Malta. Per questo motivo, l’ingresso al Bioparco non sarebbe consentito per il rischio Coronavirus.
Al nucleo familiare proveniente da Sanluri si sono chiusi in faccia i cancelli dello zoo romano, erano gli ultimi giorni di agosto e i parenti stavano trascorrendo le proprie vacanze nella Capitale.
Antonella Mancosu racconta la disavventura, ricorda di essersi ritrovata in fila per fare i biglietti di ingresso al Bioparco quando li hanno avvisati che la prenotazione era possibile solo online. Durante il dialogo, accortisi dell’accento sardo, gli addetti del parco hanno informato i dirigenti della loro presenza.
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Ingresso vietato per disposizione della Regione Lazio
Uno dei responsabili del parco avrebbe mostrato un documento alla famiglia, secondo quanto c’era scritto era vietato l’ingresso alle persone provenienti da Malta, Croazia, Malta e Spagna e anche dalla Sardegna su disposizione della Regione Lazio. Secondo quanto racconta la donna, alle proteste mosse davanti al Bioparco l’unica risposta ricevuta sarebbe stata quella del loro dovere di tutelare la salute di visitatori e animali. Secondo la ricostruzione fornita alla stampa dalla famiglia, gli addetti del Bioparco avrebbero citato uno studio effettuato a New York sulla possibilità che il virus possa fare salto di specie e infettare altre razze animali.
Antonella Mancosu continua il suo racconto parlando di un mail ricevuta dal Bioparco stesso poche settimane dopo, in cui veniva ribadito il divieto su disposizione della Regione Lazio.