Covid-19 e trasporti, così cambierà la mobilità in Italia

Covid-19 e trasporti, non ci sono ancora regole certe per la ripresa dell’attività ma le linee guida sono state tracciate

Coronavirus trasporti regole
Coronavirus, cambia tutto nei trasporti (Getty Images)

Covid-19 e trasporti, in attesa che il governo detti le regole è arrivata la presa di posizione dell’Asstra (Associazione delle aziende di trasporto pubblico). Bus, tram, metropolitane quando l’Italioa entrerà nella Fase-2 dovranno cambiare tutto. Ma comeattuare il iano non si annuncia per nulla facile. E per questo lo smart working sarà ancora caldamente consigliato.

Il primo obiettivo con le scuole chiuse fino a settembre, è evitare che troppe persone prendano i mezzi pubblici per andare al lavoro. I numeri parlano chiaro: il trasporto pubblico locale registra 5,4 miliardi di passeggeri all’anno, 16 milioni al mese e studenti che rappresentano solo tra il 20 e il 30 per cento degli utenti. Quindi occorre una flessibilità più ampia nelle fasce di utilizzo dei mezzi perché con le classiche ‘opre di punta’ sarebbe un disastro gestire tutti.

Asstra quindi ha indicato una serie di aggiustamenti in corso d’opera per rendere efficienti i trasporti rispettando le regole. Le aziende di trasporto pubblico potranno proporre nuovi servizi su misura e trasporti dedicati. Ad esempio da un’azienda verso un parcheggio, oppure servizi a chiamata per spostamenti individuali e iservizi a prenotazione obbligatoria.

Proprio per questo sarebbe essenziale la figura del mobility manager nelle grandi aziende. Ma anche  l’incremento delle corsie preferenziali e dei semafori intelligenti in città, in modo da facilitare la velocità del trasporto pubblico. L’obbligo di guanti e mascherine. sui mezzi pubblici sarà a carico dei passeggeri. Ma le aziendelocali potrranno installare distributori e dispenser per il gel in prossimità di stazioni e fermate.

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Trasporto pubblico, le richieste al governo: chi controlla i passeggeri?

Coronavirus metropolitana
Coronavirus, maggiori controlli anche in metropolitana Getty)

Questione centrale nel trasporto pubblico in tempo di Covid-19 sarà quella dei controlli sulle nuove regole. Ovviamente starà alla coscienza di ogni passeggero. Ma eventuali comportamenti non a norma dovranno essere sanzionati esclusivamente alle forze dell’ordine. Le società di trasporto non possono secondo Asstra accollarsi anche questo compito. Così non sarà possibile inttrodurre un termoscan per la misurazione delle temperatura corporea dei passeggeri. Questo era uno dei passaggi ritenuti al monento essenzsiali soprattutto nelle metropolitane.

Altro capitolo caldo è quello dei posti. Atttrezzare i mezzio pubblici con le misure di distanziamento richieste richiedferebbe come minimo 18 mesi. Quindi già così il trasporto pubblico offrirà un servizio ridotto rispetto al normale. Quindi l’unico rimedio è quello di far diminuire in maniera drastica anche il numero dei paseggeri quotidiani. Altrettanto difficile gestire i flussi in enmtrate e in uscita dai mezzi. Chi decide ad esempio se ci sia realmente un assembramento?

Infine Asstra chiede al governo incentivi economici. Le perdite per il trimestre marzo-maggio 2020 sono stimabili complessivamente uin 600 milioni di euro. Per questo, anche a fronte delle spese per la sanificazione dei mezzi e per la nuova organizzazione e della riduzione di clienti, occorrono fondi freschi.