Tra le tante storie di persone sanzionate per aver violato le regole anti Coronavirus, ce ne sono alcune decisamente esilaranti. Come nel caso di questo episodio avvenuto a Como.

Anche l’occhio vuole la sua parte si usa dire, e non importa se c’è in corso una pandemia globale che impone alle persone di restare dentro casa. C’è chi pur di dare una sistemata ai capelli, tra i primi a risentire del lockdown, è disposto a sfidare la legge e rischiare – per altro riuscendoci – di beccarsi una sanzione non da poco.
E’ quanto è accaduto a in Lombardia, per altro la regione maggiormente colpita dal virus, dove un abitante di Como ha fatto insospettire gli agenti della Polizia Locale. Ad attirare l’attenzione sono stati infatti i suoi capelli, troppo curati e in ordine considerando che barbieri e parrucchieri sono ormai chiusi da oltre un mese.
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Coronavirus, parrucchiere a lavoro nonostante i divieti

A quel punto gli agenti della Polizia locale non hanno potuto fare a meno di chiedere spiegazioni al pettinatissimo viandante. Dopo essere stato fermato l’uomo ha “confessato” di essersi recato dal suo barbiere di fiducia, a quanto pare ancora all’opera nonostante i divieti vigenti.
Un rischio peraltro non da poco, considerando che si tratta di una di quelle attività di fatto impossibili da svolgere mantenendo le giuste distanze e adottando le precauzioni del caso.
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Multe per entrambi e segnalazione in Prefettura per l’esercente
Inevitabili a questo punto i controlli sul “luogo del delitto”. Sia per il parrucchiere, un 50enne di Rovellasca, che per il cliente è scattata la sanzione amministrativa di 280 euro. Per quest’ultimo però, oltre alla multa, è partita la segnalazione alla Prefettura, in quanto a lavoro nonostante gli espliciti divieti previsti dagli ultimi decreti.
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