Coronavirus Italia, tutte le 29 regole del nuovo decreto universale

Coronavirus Italia, tutte le 29 regole comprese nel nuovo decreto che riassume tutto quanto deciso fino ad oggi per l’approvazione in Parlamento

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte e il governo hanno varato un decreto onnicompresivo (Getty Images)

Coronavirus Italia, il decreto numero 6 voluto dal governo e illustrato dal premier Conte comprende 28 regole più una, generale. In pratica un riassunto di tutto quello che è stao deciso fino ad oggi. Questo per permettere al Parlamento di avere un quadro generale all’atto della votazione, dopo l’audizione in Camera e Senato di Conte.

In tutto 29 gruppi di regole e limitazioni per prevenire il contagio da adottare fino al termine dell’emergenza. I provvedimenti potrano essere rinnovati mese dopo mese. Ma c’è la libertà per le Regioni di inasprire alcuni provvedimenti, ma solo negli ambiti di loro competenza.

Grazie al nuovo decreto anti-Coronavirus il governo fornisce copertura normativa a tutti i divieti introdotti finora con i Dpcm. Inoltre limita il campo d’azione dei governatori regionali, mantenendo però le ordinanze locali per altri 10 giorni.
Quanto alle sanzioni, carcere da uno a cinque anni per chi è in quarantena perché positivo al Coronavirus ed esce intenzionalmente di casa. Sarà considserato un reato contro la salute pubblica. Previsto anche il raddoppio per i recidivi e l’aumento di un terzo se si circola in auto senza ragione, fino ad un massimo di 4000 euro.

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Coronavirus, dalla circolazione al lavoro e alla scuola tutti i divieti

Coronavirus Roma
Coronavirus, continueranno i contolli sugli spostamenti (Getty Images)

Sono quindi 28 i campio di azione studiati per contenere il virus:

limitazione della circolazione delle persone, compresa la possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora. Ma anche di entrare o uscire dal territorio nazionale se non per spostamenti individuali, limitati nel tempo e nello spazio. Devono essere motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni;

– chiusura al pubblico di strade urbane, parchi, aree gioco, ville e giardini pubblici o altri spazi pubblici;

– divieto di allontanamento e di ingresso in territori comunali, provinciali o regionali;

quarantena per chi ha avuto contatti stretti con contagiati

– divieto assoluto di uscire di casa per i positivi;

– niente eventi e riunioni anche culturali, ludiche, sportive, ricreative e religiose;

– sospensione delle cerimonie civili e religiose, limitazione dell’ingresso nelle chiese;

– limiti o stop a riunioni o assembramenti in luoghi pubblici

– chiusura di cinema, teatri, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi;

– sospensione di congressi e convegni, solo videoconferenze;

limitazione o sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, compresa la possibilità di disporre la chiusura temporanea di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori e impianti sportivi, anche se privati;

sospensione o chiusura di tutte le scuole e le università, anche per gli anziani, i master e i corsi professionali, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;

– stop a gemellaggi e viaggi di istruzione;

– limiti o stop ad attività ludiche o sportive all’aperto;

– possibilità di ridurre o sospendere i trasporti pubblici;

– limitazione della presenza fisica negli uffici pubblici, salve le attività indifferibili e i servizi essenziali puntando prioritariamente sullo smart working;

– limitazione o chiusura dei musei e luoghi culturali;

– limitazioni o sospensioni dei concorsi, salvo a distanza;

Negozi, mercati, locali pubblici, tutte le limitazioni ptreviste fino a nuovo ordine

Coronavirus Italia casa
Coronavirus, come comportarsi dentro e fuori casa? (Getty Images)

limitazione a fiere e mercati, salvo quelli alimentari;

limitazioni o sospensioni per i negozi, ad eccezione di quelle che garantiscono beni alimentari e di prima necessità che devono comunque assicurare le distanze anti contagio;

– limitazione o sospensione per bar e ristoranti;

– limitazioni o sospensioni di ogni altra attività d’impresa o di attività professionali e di lavoro autonomo con possibilità di esclusione dei servizi di pubblica necessita’ previa assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e con adozione di adeguati strumenti di protezione individuale;

– specifici divieti o limitazioni per gli accompagnatori dei pazienti al pronto soccorso;

– previste limitazioni dell’accesso di parenti in ospedali, hospice, residenze sanitarie e per gli anziani, nonché, nelle carceri;

– obblighi di comunicazione al servizio sanitario nazionale per chi è transitato o ha sostato in zone a rischio epidemiologico indicate da Oms o Ministro della salute;

– disporre misure di informazione e di prevenzione;

lavoro agile anche in deroga alle discipline vigenti;

– previsione che le attività consentite si svolgano evitando assembramenti e rispettando distanza e protocolli anti contagio;

– possibilità per il prefetto di autorizzare deroghe alle varie limitazioni.