A seguito delle ultime misure prese dal Governo per fermare il Coronavirus, si va verso sospensione tasse e tributi in Italia
Dalle 21:30 di ieri sera, tutta Italia è ufficialmente in stato di emergenza. La crisi che sta attraversando il nostro Paese a causa del Coronavirus ha reso obbligatorio estendere le ordinanze previste nel nord Italia in tutta la penisola. Vietato uscire di casa, se non per motivazioni lavorative, di salute o eccezionali. Si va, inoltre, verso la sospensione di mutui, bollette e tributi. Lo ha confermato questa mattina il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli a Radio Capital: “la liquidità deve essere garantita. Per farlo è necessario lo stop dei tributi“. Ancora da capire la data dalla quale partirà l’effettiva sospensione ma, da come conferma anche Patuanelli, la volontà è di partire già dal 16 marzo, data della prossima scadenza fiscale. Un’altra misura necessaria, spiega il ministro, è quella di allargare la cassa integrazione “così che nessuno possa rimanere disoccupato o senza percepire alcun stipendio“.
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Coronavirus, Castelli conferma: “Sospensione mutui e tasse”

Intervistata questa mattina ai microfoni ‘Radio anch’io’, la viceministra all’Economia Laura Castelli ha, di fatto, confermato quanto detto da Patuanelli, ossia che la direzione verso cui si sta muovendo il Governo in queste ore è quella di sospendere il prima possibile il pagamento di tasse e mutui per privati e famiglie. Il decreto legge dovrebbe andare in approvazione già nella giornata di domani, o al massimo giovedì. Al suo interno, oltre alla sospensione dei tributi, ci sono anche altri punti molto importanti. “Innanzitutto garantire la cassa integrazione anche in contesti con meno di 6 dipendenti” spiega la Castelli, che aggiunge inoltre “liquidità alle imprese e una sorta di indennizzo da versare alle famiglie per permettere loro di andare avanti“. La ministra ha poi voluto aprire la questione relativa ai Comuni, che rischiano di andare in default per una mancanza eccessiva di entrate. Il che potrebbe portare alla mancanza di servizi fondamentali per i cittadini.
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