Spiare il coniuge anche in caso di adulterio è reato: la violazione della privacy del proprio partner si configura come illecito penalmente rilevante.
Spiare il proprio coniuge, anche in caso di adulterio, rappresenta un reato. Lo riferisce il portale ‘studiocataldi.it’, secondo cui la violazione della privacy del proprio partner si configurerebbe infatti come illecito penalmente rilevante. Una pessima notizia, insomma, per tutte quelle persone che sono solite ‘controllare’ i proprio coniugi o su cellulare, o per e-mail, o sui social o addirittura creando un falso account. Proviamo, però, a fare ulteriore chiarezza in merito a questo delicatissimo argomento.
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Spiare il proprio partner è reato: i dettagli
Lo spionaggio, dunque, del proprio partner non è una pratica legale. In primis, consultare una chat altrui si configura come reato di accesso abusivo a un sistema informatico/telematico. Stesso discorso per l’atto di accedere all’email altrui, che va a sanzionare chi viola, sottrae o sopprime la corrispondenza. Chi crea, inoltre, un falso account viene punito dal codice penale perché si tratta di una sostituzione di persona. In conclusione, tutto quello che fa riferimento ad un’azione di ‘spionaggio‘ non può essere utilizzato come prova, anche in caso di separazione, perché è stato acquisito illecitamente e violando la riservatezza del partner.

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