Domanda scomoda per Salvini, che è stato incalzato dall’ex europarlamentare Elly Schlein sulla delicata questione migranti. La sua risposta arriva dopo un numero enorme di secondi
Scontro frontale per Matteo Salvini sulla questione migranti. Il leader della Lega era ad un comizio a San Giovanni in Persiceto e all’uscita è stato intercettato da una sua oppositrice politica, che gli ha fatto una domanda piuttosto scomoda. Si tratta di Elly Schlein, ex eurodeputata oggi candidata alle Regionali con la lista “Emilia-Romagna coraggiosa”, una lista che si oppone alla Lega nell’ormai battaglia senza sosta per l’Emilia-Romagna, regione storicamente “rossa” considerata quindi un elemento chiave nello scontro politico fra il centrodestra e il centrosinistra.
La Schlein ha beccato Salvini mentre usciva, gli ha chiesto se si ricordasse di lei e l’ex vicePremier ha risposto di sì, poi gli ha fatto una domanda scomoda: “Al Parlamento Europeo abbiamo fatto 22 riunioni sui negoziati di Dublino per definire la questione migranti. Perché non siete mai venuti?”. Una domanda che meritava sicuramente un approfondimento importante. Ma Salvini ha reagito con indifferenza: “Scusami eh. Aspetta un attimo amica mia”, e si è messo a guardare il cellulare. Il video riporta il lunghissimo minuto e mezzo di attesa nel quale Salvini guarda il cellulare e Elly Schlein aspetta la risposta. Che poi è arrivata, anche se l’ex europarlamentare l’ha definita una “non-risposta”.
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Elly Schlein, la (non) risposta di Matteo Salvini sulla questione migranti

“Dimmi”. Matteo Salvini si gira verso Elly Schlein e si fa ripetere la domanda, che la politica romagnola rivolge nuovamente nel video proposto dal Fatto Quotidiano a questo link. “Perché non siete mai venuti alle riunioni su Dublino?”. Lapidario il commento di Salvini: “Le riunioni che servivano io le seguivo”, ha detto il leader leghista, rispondendo allo stesso modo anche al tentativo di incalzarlo della ‘avversaria’. “Io capisco che preferisci fare i tweet abbaiando contro l’Europa che non fa abbastanza, però le norme si cambiano ai tavoli, non sui social”, ha detto la Schlein, ricevendo da Salvini la stessa risposta: “Le riunioni che servivano io le seguivo”.
Fino al 7 giugno del 2019, quando era al Governo, Salvini saltò sei vertici su sette dei Ministri dell’Interno europei in tema di gestione dei flussi migratori e ricollocamenti. Questo è uno dei principali motivi di contestazione dei suoi avversari politici, che gli contestano una presenza troppo forte sui social e molto blanda invece nell’esecuzione vera e propria delle battaglie politiche di cui si fa abitualmente portatore.