Film Netflix con Gesù gay, è bufera: cardinale Burke durissimo

Il Film Netflix che vede protagonistà una descrizione di Gesù gay indigna il web. Il cardinale burke si sfoga: “Vogliono uccidere il Natale”

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Il cardinale Raymond Burke (via WebSource)

Il lancio del film di produzione Netflix, “I due Papi“, ha indignato il web ed il mondo della Chiesa. In queste ore, il primo ad esporsi contro la produzione statunitense, è stato il cardinale Raymond Burke.

Proprio il Cardinale è stato durissimo nei confronti della casa di produzione, affermando: “L’arte è diventata espressione del vuoto di una vita senza Dio; odiano Cristo perché svela questo nulla” – Burke poi continua – ” Il silenzio di vescovi e preti su questi attacchi a Dio è scandaloso, è il segno della grave crisi della Chiesa. I fedeli dovrebbero fare atti di riparazione e poi usare ogni mezzo lecito per impedire che queste oscenità si propaghino“.

Il cardinale ha poi continuato il suo lungo sfogo nei confronti dell’arte moderna, quella cinematografica. Infatti Burke, incalzato dall’intervistatore, ha affermato: “La chiamano arte ma è espressione del vuoto di una vita senza Dio e ribellione alla legge che Dio ha messo nel cuore di ogni uomo. E il silenzio di preti e vescovi davanti a questi attacchi disgustosi al Signore è il segno che anche nella Chiesa la situazione è molto grave“.

Raymond Burke ne ha proprio per tutti, rivolgendo il suo attacco, non solo alla casa di streaming, ma anche ai suoi colleghi nel mondo della Chiesa, facendo intuire la complicità nei confronti dell’azienda americana. Inoltre il Cardinale sostiene che spesso con la scusa dell’arte, viene mascherata la blasfemia.

Nelle comunità cristiane ha inoltre scaturito tantissimo rumore, il manifesto con Gesù pedofilo esposto all’esterno del Museo d’Arte contemporanea di Roma, ed il lancio del Film Netflix con un Gesù in versione gay.

Netflix, il cardinale Burke contro le opere blasfeme

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Uno screenshot del fil “I due Papi” (via WebSource)

Nella lunga intervista rilasciata, Burke ha sferrato l’attacco alle opere blasfeme, tuonando: “E’ un fenomeno dovuto in parte al nichilismo nelle arti: esse non sono più espressione del vero, del bello e del buono, ma sono diventate espressione del vuoto di una vita senza Dio“. Burke poi continua: “In questo modo la figura di Gesù si è relativizzata, non più l’unico Salvatore, ma ridotto a uomo buono, a simbolo, quindi con tutti i pregi e difetti di un uomo. Per un cristiano questo è la cosa più grave che si possa immaginare, un Cristo convertito in un simbolo qualsiasi“.

Sul mancato riconoscimento di Gesù come divinità, Burke afferma: “Questa è la vita senza Dio; non c’è indifferenza ma una reazione evidente e rabbiosa per distruggere Colui che è segno di contraddizione, che svela il vuoto che c’è nella vita. Non tollerano la Sua luce“.

Sempre il cardinale si è mostrato duro nei confronti degli attacchi blasfemi sotto la ricorrenza di Natale, dichiarando che non sono una coincidenza, ma un’opera diabolica.

Raymond Burke ha concluso la sua intervista, consigliando alcuni comportamenti da adottare dai credenti cristiani. Il cardinale ha infatti consigliato di compiere atti di riparazione, con preghiere volte a riparare queste offese. Infine Burke consiglia di: “Usare tutti i doni che abbiamo per evitare che queste oscenità si diffondano: scrivere e qualsiasi altra azione lecita per impedire il ripetersi e il propagarsi di atti blasfemi.”

Così grazie a Burke arriva finalmente una risposta da parte di un componente della chiesa, nei confronti di opere che possono essere considerate sia offensive che provocatorie.

L.P.

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