Dopo il salvataggio in extremis di Bankitalia alla Popolare di Bari, arriva il duro sfogo di Matteo Salvini. Per il leader leghista in galera chi ha rubato

Ha fatto discutere tantissimo il salvataggio in extremis della Banca Popolare di Bari. Proprio nelle ultime ore è arrivato anche il commento a caldo del leader della Lega, Matteo Salvini.
Il principale esponente della destra italiana, si è detto indignato da questo salvataggio, ed ha espresso il suo duro giudizio nei confronti del premier Giuseppe Conte e di Bankitalia. Andiamo a vedere le parole del capo del Carroccio ai microfoni nazionali.
Matteo Salvini tuona: “In galera chi ha rubato i risparmi”

Il leader della Lega, intervistato dai media ha iniziato affermando: “Stasera si troveranno per parlare della Banca Popolare di Bari: io voglio vedere in galera quelli che hanno rubato i risparmi dei lavoratori e degli imprenditori pugliesi e quelli che stanno rubando il futuro agli operai dell’Ilva di Taranto” – ha poi aggiunto – “Serve una commissione d’inchiesta sulle banche, anche con Lannutti presidente“.
L’ex ministro degli interni ha poi affondato sul premier Conte, tuonando: “Noi viviamo in un Paese dove venerdì pomeriggio alle 15, il premier, ahimé figlio di questa terra, dice che le banche italiane sono sicure e la Popolare di Bari non corre nessun rischio” – ha poi continuato – “Cinque ore dopo, Bankitalia commissaria la Banca Popolare di Bari, che ha un buco di un miliardo. Ditemi se possiamo avere un presidente del Consiglio che o è ignorante o è bugiardo. Oppure tutti e due. Se in Puglia salta la Pop Bari, ci sono decine di migliaia di risparmiatori coinvolti“.
Il leader del Carroccio ha così affondato il colpo sul Premier italiano, ed ha poi concluso la sua intervista con una considerazione sulla riforma della Banca d’Italia: “Io spero che in Parlamento passi la proposta di legge firmata dalla Lega e anche dal M5s: riformare la Banca d’Italia per farla passare attraverso il Parlamento italiano e, quindi, attraverso il popolo italiano. Che sia il popolo italiano a nominare i controllori che non controllano“.
Insomma un Salvini come sempre pungente, che stavolta critica aspramente tutto ciò che è successo con il salvataggio della Popolare di Bari.
L.P.
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