Alta tensione Cina-Taiwan: Macron si smarca dagli Usa

Macron ha invitato gli europei a non essere i "vassalli degli Usa". Queste parole potrebbero irritare Washington oltre che evidenziare le divisioni europee su come avvicinarsi alla Cina.

Esercitazioni Cina intorno a Taiwan - Foto di Ansa Foto
Esercitazioni Cina intorno a Taiwan – Foto di Ansa Foto

È ancora tensione a Taiwan a causa delle esercitazioni militari cinesi, cominciate non appena il presidente francese Emmanuel Macron ha lasciato Pechino.

Il Ministero della Difesa dell’isola ha riferito di aver rilevato fino alle 11 ore locali (le 5 in Italia) un totale di 26 jet militari e 9 navi da guerra cinesi intorno all’isola, all’indomani dell’incontro a Los Angeles tra la presidente taiwanese Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy.

Tensione Cina-Taiwan, Ing-wen: “Atteggiamento di Pechino è irresponsabile”

Da tre giorni ormai, la tensione è alle stelle e la Cina, come comunica il Ministero della Difesa di Taipei, “ha inviato aerei militari che hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan del Nord, dal Centro e dal Sud”. La presidente di Taiwan ha definito “irresponsabile” il comportamento di Pechino e sui social ha spiegato: “In qualità di presidente, rappresento il Paese nel mondo”. Le visite all’estero, Usa inclusi, ha aggiunto, “non sono nuove e sono ciò che la gente si aspetta. Tuttavia, la Cina sta usando le manovre militari per l’instabilità a Taiwan e nell’area e non è un atteggiamento responsabile di una potenza regionale”. 

La Cina ha simulato attacchi di precisione e blocchi intorno all’isola durante le esercitazioni, inviando dozzine di aerei da combattimento. L’aeronautica militare, la marina e gli equipaggi missilistici a terra di Taiwan “stanno monitorando e rispondendo da vicino”, ha spiegato il Ministero in una nota.

Il Giappone mobilita aerei da combattimento

La situazione ha destato la preoccupazione del Giappone, con le isole meridionali vicino a Taiwan e a rischio coinvolgimento in un conflitto. Così Tokyo ha mobilitato aerei da combattimento e due gruppi di scorta per la missione di sorveglianza.

La risposta Usa

La Us Navi ha riferito che il suo cacciatorpediniere missilistico Uss Milius ha condotto una missione sui diritti e le libertà di navigazione nel Mar Cinese Meridionale, vicino alle Isole Spratly, rivendicate da Pechino, dichiarando che l’operazione “è conforme al diritto internazionale”. Pechino ha definito la manovra “un’intrusione illegale”. 

La Russia appoggia Pechino

Il governo cinese ha l’appoggio della Russia, che attraverso il portavoce Dmitry Peskov, ha dichiarato che Pechino ha “il diritto sovrano di reagire a queste azioni provocatorie, anche conducendo manovre”. 

La posizione di Macron

Sulla questione, inaspettata è stata la reazione del presidente francese Emmanuel Macron. In un’intervista al ritorno dal viaggio a Pechino ha dichiarato che l’Europa dovrebbe affrancarsi dalla dipendenza Usa e avviarsi a diventare la terza potenza mondiale, magari guidata dalla Francia, come Macron auspica da anni. E come Parigi, del resto, auspicava durante la Guerra Fredda.

Macron ha invitato gli europei a non essere i “vassalli degli Usa”. Queste parole potrebbero irritare Washington oltre che evidenziare le divisioni europee su come avvicinarsi alla Cina.

L’isola di Taiwan è solo una delle aree che rischiano “un’accelerazione delle tensioni” tra Cina e Stati Uniti, ha dichiarato Macron. E se il confronto tra loro si intensificasse ulteriormente, gli europei “non avranno il tempo o le risorse per finanziare la propria autonomia strategica e diventeranno vassalli, mentre possiamo costruire un terzo polo se abbiamo qualche anno”.