Ue approva la manovra ma boccia le misure su Pos, contanti e pensioni

Adesso l'Eurogruppo dovrà discutere il parere della Commissione sulla manovra e il Parlamento italiano dovrebbe tenerne conto prima di approvare il bilancio. 

Pagamento Pos - Foto di pexels.com
Pagamento Pos – Foto di pexels.com

Arriva il via libera della Commissione europea alla manovra finanziaria del governo Meloni. L’esecutivo Ue ha adottato l’opinione sulla legge di bilancio italiana. “Nel complesso”, si legge nel parere, “la manovra è in linea con le raccomandazioni” di Bruxelles.

Pensioni, contanti e Pos

Tuttavia L’Ue boccia le misure su pensioni, contanti e Pos. Nel documento si legge anche che la manovra “include misure che non sono coerenti con la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni fiscali, in particolare nel settore delle pensioni e dell’evasione fiscale, anche sull’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e sulle soglie legali per i pagamenti in contanti”, come riporta LaPresse. Nello specifico, nel caso delle pensioni, secondo l’Ue la spesa è eccessiva

Manovra, Ue boccia anche le misure sul cuneo fiscale

L’esecutivo europeo commenta anche il cuneo fiscale: “La Commissione è del parere che l’Italia non abbia ancora compiuto progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nelle Raccomandazioni del Consiglio del luglio 2022, che richiedevano all’Italia di adottare e attuare adeguatamente la legge delega sulla riforma fiscale per ridurre le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema fiscale”, scrive ancora LaPresse citando il testo dell’esecutivo Ue.

Uno dei motivi che preoccupa Bruxelles è il deficit di bilancio che la manovra fissa al 4,5% del Pil, che in caso di recessione potrebbe comportare l’aumento del debito pubblico.

Ok Ue sulla spesa primaria

Il giudizio della Commissione è invece positivo sulla riduzione della spesa primaria: “Il presente parere rileva che, nel complesso il DPB aggiornato dell’Italia è in linea con le raccomandazioni del Consiglio del luglio 2022: l’Italia limita la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale e prevede di finanziare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica”. 

Manovra: cosa succede ora

Adesso l’Eurogruppo dovrà discutere il parere della Commissione sulla manovra e il Parlamento italiano dovrebbe tenerne conto prima di approvare il bilancio.

La Commissione ha quindi confermato le perplessità sulle regole del tetto al contante e l’obbligo del Pos. Il governo quindi avrà man forte per affrontare le opposizioni contrarie al tetto a 5mila euro e alla soglia che obbliga l’esercente ad accettare i pagamenti elettronici.

Intanto il Parlamento lavora per ridurre il numero degli emendamenti alla manovra. Il centrodestra ha chiesto alle opposizioni di ridurli da 250 a 150 per velocizzare l’esame in commissione Bilancio alla Camera.

Le modifiche

In Commissione arriverà anche il maxiemendamento del governo contenente le modifiche sulle pensioni minime, per un aumento da 590-600 euro per gli over 75, Opzione donna (togliendo il legame con i figli e forse aumentando a 60 anni il requisito dell’età), sulla decontribuzione per le assunzioni degli under 36 (che potrebbe salire da 6mila a 8mila euro), sulla proroga del credito di imposta nel Sud, su 18App (rimodulato sulla base dell’Isee); sulla soglia dei pagamenti del Pos (potrebbe scendere a 40 euro). Dopodiché la manovra passerà all’Aula e dovrebbe essere approvata entro il 23 dicembre.