RC Auto, arriva una nuova stangata sugli italiani: nessuno potrà salvarsi. Corsa contro il tempo per evitare altri aumenti
Gli ultimi due anni non sono stati facile per i consumatori italiani e gli automobilisti non fanno eccezione. Ma le premesse per il 2023 non sono buone, perché arriverà una nuova stangata per tutti quelli che viaggiano, anche solo in città. E ancora una volta la RC Auto porterà cattive notizie, con un aumento che sa di beffa.
Prima di chiudere l’anno gli automobilisti hanno già ricevuto diverse cattive notizie. La più recente è che almeno per questo mese, sino alla fine di dicembre 2022 lo sconto sui carburanti sarà dimezzato per la riduzione sul taglio delle accise decisa dal governo, con la solo eccezione dei mezzi a metano.
Ma questo è solo un particolare in un quadro più generale. Perché mentre il governo per ora ha bloccato l’aumento biennale automatico delle multe, come prevede l’articolo 195 del Codice della Strada (almeno fino al 2024), nulla farà per le assicurazioni.
Dal 1° gennaio 2023 scatterà la norma, introdotta lo scorso agosto con la Legge sulla Concorrenza, sulle imprese con la sede legale in altri Stati membri ma che operano in Italia. Obbligherà anche loro ad adottare la procedura di risarcimento diretto nei confronti deui clienti e quindi sarà un’altra mazzata per gli assicurati.
RC Auto, arriva una nuova stangata sugli italiani: due milioni rischiano di pagare fino a 4 volte tanto
Facciamo un po’ di chiarezza e vediamo come funziona. In caso di sinistro tra due veicoli a motore, la richiesta di risarcimento danni sarà rivolta dall’assicurato direttamente alla propria compagnia di Assicurazione invece che a quella dell’altro veicolo.
Sulla carta un vantaggio per i clienti, ma in realtà le previsioni delle associazioni di consumatori parlano di un aumento dei prezzi che potrebbe arrivare a farli quadruplicare. Dalla norma infatti sarebbero colpiti almeno due milioni di assicurati, per la maggior parte nelle grandi aree urbane e nelle regioni del Sud Italia.
Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, e Alessandro Mostaccio che è segretario generale del Movimento Consumatori in una nota congiunta hanno già giudicato negativamente la novità. “Il risarcimento diretto fa acqua da tutte le parti. Una misura che doveva favorire gli assicurati ma si è trasformata in un ginepraio di vessazioni che ha alterato profondamente la struttura del mercato assicurativo, minando il patto di fiducia tra assicurazioni e assicurati”.
Della questione di sta occupando il Comitato per la definizione dei parametri economici per la procedura di risarcimento diretto nato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ne fanno parte rappresentanti del Ministero, ma anche dell’Ivass, della Consap, dell’Ania e delle associazioni dei consumatori. Valuterà se sia possibile il rinvio dopo una attenta revisione dei criteri risarcitori, come richiesto anche dall’Ivass già nove mesi fa.