Vaccino Pfizer anti Covid, reso noto il bugiardino del farmaco: somministrazione, dosi ed effetti collaterali noti fino ad oggi
Mancano poche ore al ‘V-day‘, la giornata inaugurale dei primi vaccini anti Covid-19 in tutta la Comunità Europea, Italia compresa e oggi l’Aifa ha pubblicato in anteprima il ‘bugiardino‘ del farmaco. Alzi la mano chi di voi non lo legge, anche in maniera compulsiva, per qualsiasi medicina, comprese quelle più comuni: dosi, somministrazione, soprattutto effetti collaterali.
Ora ci sono le prime risposte su Comirnaty, come è stato effettivamente chiamato il vaccino prodotto dalla Pfizer che è anche il primo ad essere stato commercializzato. Partiamo dai dati essenziali: è indicato per provocare l’immunizzazione attiva destinata alla prevenzione dal Covid-19 in soggetti di età superiore o pari a 16 anni.
Il vaccino sarà somministrato per via intramuscolare nel braccio in un ciclo di 2 dosi (ognuna da 0,3 ml) a distanza minima di 21 giorni l’una dall’altra. Confermato quindi il fatto che questo vaccino, a differenza di altri, necessita di un ‘richiamo’ a distanza breve di tempo. Importante è anche sapere che, come per il vaccino antinfluenzale, anche in questo caso i soggetti che si presenteranno con uno stato febbrile acuto o un’infezione acuta non potranno essere vaccinati. Disco verde invece per un’infezione lieve o febbre di lieve entità.
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Vaccino Pfizer: tutti i possibili effetti collaterali e le controindicazioni

Oggi è stato pubblicato anche il modulo di consenso informato per la somministrazione del farmaco. Chiunque sarà vaccinato dovrà dichiarare “di essere stato correttamente informato con parole a me chiare, ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche. Nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose”. Inoltre se fosse soggetto a qualsiasi effetto collaterale, dovrà informare immediatamente il suo medico curante.
Ma quali sono i possibili effetti collaterali? Il più comune dopo tutte le fasi dei test è un certo dolore nella zona dell’iniezione (minore ad una percentuale dell’80%), stanchezza (minore del 60%) e cefalea (minore del 50%), mialgia (cioè dolore ai muscoli) e brividi minori del 30%, dolori alle articolazioni (minore del 20%), tumefazione nella sede di iniezione (minore del 10%).
Possono anche verificarsi reazioni collegate all’ansia, compresa la sincope, iperventilazione o reazioni collegate allo stress, compresi svenimenti. Per le donne in gravidanza invece “la somministrazione di Comirnaty deve essere presa in considerazione solo se i potenziali benefici sono superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto”.