L’indice della produzione industriale a settembre ha visto una diminuzione del 5,6% rispetto al mese di agosto: i dettagli dell’ultimo rapporto Istat
La produzione industriale torna a calare. A settembre, infatti, si stima che l’indice destagionalizzato diminuisca del 5,6% rispetto ad agosto. Nella media del terzo trimestre il livello, però, cresce comunque del 28,6% rispetto al trimestre precedente.
L’indice destagionalizzato rivela diminuzioni congiunturali in tutti i comparti. Abbiamo variazioni in negativo per beni di consumo (-4,8%), beni strumentali (-3,9%), beni intermedi (-1,6%) ed anche in termini di energia (-0,3%).
L’indice complessivo per il mese di settembre diminuisce la tendenza del 5,1% e le flessioni maggiori si hanno per beni strumentali (-7,1%), beni di consumo (-5,7%) e i beni intermedi (-4,2%). Impercettibile la variazione per l’energia che registra un -0,1%.
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Produzione industriale, i settori economici in crescita
I settori delle attività economiche che hanno fatto registrare degli incrementi tendenziali sono l’attività estrattiva (+2,7%), fornitura di gas, energia elettrica, vapore ed aria (+2,0%). Lieve smossa per le altre industrie che guadagnano lo 0,2%.
Allo stesso tempo, le industrie tessili con abbigliamento, pelli ed accessori (-20,8%) hanno registrato forti flessioni. Male anche la fabbricazione di prodotti petroliferi che perdono il 20,4% e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-11,9%).
A settembre 2020 produzione industriale -5,6% rispetto ad agosto, -5,1% su base annua #istat https://t.co/E55IEdImVq pic.twitter.com/XRABKGpVZB
— Istat (@istat_it) November 10, 2020
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