Covid-19, attenzione agli errori su eventuali positivi. Come infatti riferisce Pierpaolo Sileri, vice ministro della salute, c’è attualmente un numero sottostimato di infetti.

I numeri dei positivi da Covid-19 sono nuovamente alti in Italia nel post vacanze, ma in realtà potrebbero esserlo ancor di più. A lanciare l’input è Pierpaolo Sileri, vice ministro della salute, intervenuto quest’oggi ai microfoni di Radio Cusano Campus. Sono tanti, infatti, i contagiati non individuati o non localizzati al momento giusto.
Covid-19, Sileri fa il punto della situazione
“Forse abbiamo dei numeri sottostimati”, dice il politico a tal proposito. Il motivo, come descritto, è semplice: “Se si fanno subito i tamponi ai soggetti che hanno avuto contatti con un infetto, tipo il giorno dopo, quasi sicuramente il verdetto sarà negativo perché l’infezione ci mette giorni prima di manifestarsi. Pertanto i numeri possono essere alterati da questi fattori, facendo dei test a persone a cui non serve o sbagliando i tempi”.
Potrebbe interessarti anche —-> Covid-19, Galli avvisa: “Nuovo lockdown in arrivo in Italia”
Ma è chiaro, invece, che “i positivi restano positivi, in quel caso non c’è nulla di alterato”. C’è poi un concetto chiave che il viceministro rimarca con forza: i tamponi non sostituiscono la quarantena. E inoltre c’è tanta confusione sui vari test a disposizione: “Il pungidito per esempio non ha una funzione diagnostica, ma mostra un’infezione pregressa perché rileva gli anticorpi. I test antigenici sono rapidi, sono utili per lo screening di massa, ma hanno meno affidabilità dei tamponi”.
Sileri, tuttavia, non ritiene sicuro il ritorno di un lockdown nazionale: “Se i numeri dovessero salire velocemente, ci saranno ovviamente misure più restrittive ma ciò non significa per forza chiusura generalizzata. Nel frattempo questo nuovo DPCM è proporzionale ai numeri attuali e limita la circolazione del virus. Bisogna rallentare la curva epidemiologica affinché non sovraccarichi le strutture sanitarie”.
Leggi anche —-> Coronavirus, Conte alla Camera: ”È il momento di restare uniti”