Coronavirus, l’appello dei medici e degli scienziati svedesi non è affatto confortante: chiedono agli altri Paesi di non seguire il loro esempio, che ha portato “mortalità e dolore”.
Un sentito appello, quello inviato dagli scienziati e dai medici svedesi, in cui si chiede, agli altri Paesi, di non seguire l’esempio della Svezia, un esempio che ha portato al “dolore e alla morte”. Le parole dei medici, riportate da FanPage, sono state pubblicate su Usa Today e mettono in chiaro come la strategia svedese non abbia affatto funzionato.
Come gli stessi medici scrivono, è vero che la Svezia ha suscitato non poco interesse per il suo approccio molto “soft” alla pandemia, ma, al tempo stesso, gli altri Paesi hanno poi cambiato idea. Si pensi, ad esempio, alla Gran Bretagna, gestita dal team di Boris Johnson. Anche in Uk si è optato, inizialmente, per chiusure soft, ma quando il tasso di mortalità, e di casi in generale, è aumentato, anche lì si è scelta la strada del lockdown.
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Coronavirus, i medici svedesi dicono di non seguire il loro esempio

Come riporta FanPage, gli scienziati svedesi hanno ricordato come il Paese non abbia mai cambiato idea sulle strategia adottata, a differenza degli altri Paesi. I medici hanno inoltre fatto sapere che “l’immunità di gregge non è mai stato l’obiettivo ufficiale dell’Agenzia di sanità pubblica svedese”. La tesi, piuttosto, era quella che l’immunità nella popolazione avrebbe potuto rallentare la diffusione del virus.
Gli esperti svedesi hanno poi stilato, nel loro annuncio, la lista di errori che secondo loro ha compiuto la Svezia durante tutto il periodo emergenziale, ad esempio la scolarizzazione obbligatoria per i bambini piccoli, oppure l’aver sminuito a lungo l’importanza dei test. Tra gli errori menzionati, c’è anche quello di aver rifiutato di riconoscere l’importanza della diffusione asintomatica del virus.
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F.A.