Coronavirus, Fontana sull’indagine per le Rsa: “Proposta degli esperti”

Coronavirus, Attilio Fontana commenta le indagini della Procura di Milano sulla gestione delle case di riposo. Il presidente della Regione commenta il fascicolo aperto sulla vicenda. 

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Attilio Fontana

Coronavirus, Attilio Fontana commenta l’indagine della Procura di Milano sulla gestione relativa alle case di riposo. Il presidente della Regione Lombardia, intervenuto in collegamento video a ‘Mattino 5’ sui canali Mediaset, si è espresso sul fascicolo aperto per i focolai scoppiati nelle Rsa dopo la decisione della Giunta.

Tutto è iniziato lo scorso 8 marzo. Ovvero quando l’amministrazione regionale, nel pieno della crisi, autorizzò lo spostamento alcuni pazienti contagiati da Covid-19 in alcune case di riposo. Una scelta rivelatasi poi fatale considerando il bilancio di nuovi positivi e deceduti.

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Coronavirus, case di riposo a rischio (Pixabay)

Coronavirus, Fontana commenta la procura sulle case di riposo

Ma Fontana non appare preoccupato dalle indagini: “Io aspetto con estrema serenità l’esito. Abbiamo fatto una delibera che è stata proposta dai nostri tecnici. Sono stati i nostri esperti che ci hanno detto che a determinate condizioni, con reparti completamente isolati dal resto della struttura e con degli addetti concentrati esclusivamente sui pazienti Covid, la cosa si poteva fare”.

Il politico, dunque, evidenzia di aver soltanto eseguito quanto suggerito dagli esperto. E in più, la decisione è avvenuta per una criticità assoluta con le strutture sanitarie territoriali al collasso: “Quindi noi abbiamo fatto questa proposta e le case di riposo che avevano queste condizioni hanno aderito. Non bisogna dimenticare che la scelta non è stata fatta per fare spettacolo, ma perché non avevamo più posto in ospedali per gente che purtroppo non poteva essere curata a casa perché non riusciva a respirare”.

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Se c’è una responsabilità in questa storia è dell’Ats secondo Fontana: “Ripeto: sono stati i nostri tecnici che ci hanno fatto le proposte e che hanno valutato le condizioni delle singole case di riposo. Noi ci siamo adeguati. La responsabilità eventuale è della Ats che si è recata sul posto e che ha valutato se ci fossero o meno le condizioni. Ricordiamo poi che su 705 case di riposo in Lombardia, solo 15 avevano le condizioni e hanno accettato”.