Coronavirus, Gallera: “Saremo costretti a farlo finché non ci sarà il vaccino” 

Coronavirus, Giulio Gallera traccia il percorso post Covid-19. L’assessore lombardo rivela ciò che saremo costretti a fare quando l’emergenza sarà rientrata e in attesa di un vaccino. 

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Giulio Gallera

Coronavirus, cambieranno le nostre vite in attesa del vaccino. A ribadirlo è Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, intervenuto stamattina ai microfoni di ‘Mattino 5’ sui canali Mediaset. Quando l’isolamento forzato sarà terminato, solo molto lentamente ci riavvicineremo alla normalità.

E nel frattempo guai ad abbassare la guardia. Perché ogni minima distrazione rischia di riavviare l’effetto domino al rialzo: “Stiamo facendo tutti grandi sforzi, ma questa è una battaglia che o la vinciamo tutti insieme oppure rischiamo di ritrovarci in ogni momento di fronte al baratro. Di fronte a una curva che rischia di salire. E purtroppo non potremo allentare la presa per molti mesi”. 

Coronavirus frecciarossa lodi
(Foto: Getty)

Coronavirus, le regole da rispettare quando potremo uscire di casa

E c’è il rischio concreto di un ritorno della pandemia quando sarà apparentemente risolta o contenuta ai minimi storici: “Abbiamo bisogno di continuare quell’azione determinata nello stare in casa e nell’evitare che il virus trovi un altro corpo da mangiare e da infettare. Ma una volta che saremo riusciti a spegnerlo, il rischio che si ricominci è altissimo. Serve pertanto un grande comportamento e nessuno può tirarsi fuori”. 

Gallera quindi traccia il percorso di cosa saremo costretti a fare quando torneremo alla normalità: “Tra qualche settimana, se le cose dovessero andare bene, ricominceremo ma dovremo probabilmente abituarci a un modo di vita diverso. Probabilmente girare con la mascherina, avere comunque un maggior distanziamento sociale e magari i ristoranti avere meno tavoli ai ristoranti”.

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L’esempio cinese e le buone notizie in Lombardia

La Cina, da esempio nel fronteggiare il Covid-19, deve essere un esempio anche per quanto accaduto dopo la vittoria della prima battaglia. “Quello che stanno vivendo in Cina sono le infezioni di ritorno, ovvero persone che vengono da fuori e che portano il virus e con quest’ultimo che continua a rigirare. Dunque finché non abbiamo un vaccino, dovremo attenerci a certe regole”. 

Nel frattempo si registrano buone notizie in Lombardia: “Stiamo notando una flessione – riferisce Gallera – nel numero dei casi ma soprattutto sulla pressione del pronto soccorso e nelle richieste delle autoambulanze. Negli ultimi 4 giorni è cambiato molto e questo mostra che, al di là di qualche idiota, il tutto sta funzionando. All’ospedale Sacco mi dicevano che venerdì hanno avuto 39 nuovi accessi per coronavirus, 8 sabato e 9 domenica. Non è un dato generale ma la riduzione della pressione c’è ed è positivo”. 

In diretta dall'ospedale in Fiera

Pubblicato da Giulio Gallera su Lunedì 30 marzo 2020