Calcio, l’Inghilterra piange Martin Peters: era uno degli eroi di Wembley

Calcio, Inghilterra in lutto perché ha perso uno dei suoi eroi: Martin Peters era stato decisivo nella vittoria dei Mondiali 1966 con la finale a Wembley.

Martin Peters West Ham Inghilterra
Martin Peters, stella del West Ham e della nazionale inglese (Getty Images)

Calcio, l’Inghilterra ha perso oggi uno dei suoi campioni più amati: Martin Peters è stato bandiera del West Ham ma soprattutto della Nazionale. E un suo gol, nella finale dei Mondiali 1966 giocati proprio Gran Bretagna, è stato decisivo per la prima e unica vittoria dell’allora Coppa Rimet.

Un segno del destino, perché Peters allora giocava (e lo ha fatto fino al 1970) nel West Ham, una delle squadre popolarei di Londra, quella che rappresenta la classe operaia. Faceva parte di un trio fantastico, quello formato dal capitano Bobby Moore e da Geoff Hurst, autore in quella partita di tre gol. Compreso quello molto discusso nei supplementari contro la Germania, con la palla che dopo la traversa aveva toccato la riga ma venne giudicata dentro.

Il c.t. inglese Alf Ramsey aveva deciso di puntare su quel giovane conetrocampista, poco più che ventitreenne, solo poche settimane prima dei Mondiali. E lui lo aveva ripagato con una serie di prestazioni eccellenti, compresa quella in finale davanti al pubblico di Wembley.

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Morto Martin Peters, una carriera eccellente in Premier e Nazionale

Martin Peters
Martin Peters, leggenda del calcio inglese (Getty Images)

La notizia della morte di Martin Peters è stata data direttamente dal suo club più amato, il West Ham: “Martin Peters se ne è andato dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro la malattia. Chiediamo di rispettare la privacy e il dolore della famiglia”. In effeti tre anni fa era stato svelato pubblicamente che Peters stava lottando contro l’Alzheimer, una battaglia combattuita con grande dignità.

Con la maglia degfli ‘Hammers’ ha giocato per undici anni mettendo insieme 302 partite e 81 gol. Soprattutto ha vinto una Coppa delle Coppe nel 1966 e poij nel 1970 è passato agli etrerni rivali del Tottenham giocando altre 189 partite e trionfando nella Coppa Uefa del 1972 oltre che due volte nella Coppa di Lega.

Ha smesso a trentotto anni, poi ha cominciato la carriera di  allenatore nello Sheffield United ma è durarto poco. Ha smesso definitoivamente con il calcio, si è dedicato al mondo degli affare ed ha ottenuto lo stesso successo. Dal 2006 era anche entrato nella Hall of Fame del calcio inglese anche perché con la sua nazionale ha messo insieme 67 presenze.