Migranti verso l’Europa attraverso i deserti, l’Unhcr: “Le vittime sono il doppio rispetto al mare”

Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, ha diffuso un nuovo rapporto intitolato “In questo viaggio, a nessuno importa se vivi o muori”.

Il documento, redatto in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e dal Mixed Migration Centre (Mmc). Il lavoro è incentrato sulle estreme forme di violenze affrontate da rifugiati e migranti non solo in mare ma anche sulle rotte terrestri attraverso il continente africano, verso le coste del Mediterraneo.

Migranti verso l’Europa attraverso i deserti, l’Unhcr: “Le vittime sono il doppio rispetto al mare”
Migranti verso l’Europa attraverso i deserti – inews24.it

Le persone che attraversano il deserto del Sahara sono più di quelle che attraversano il mar Mediterraneo, e si presume che le vittime siano il doppio di quelle che avvengono in mare. Il rapporto getta luce sui pericoli molto meno documentati e pubblicizzati che affrontano rifugiati e migranti su queste rotte terrestri.

I migranti scappano dai nuovi conflitti nel Sahel e in Sudan, dai cambiamenti climatici e dalle catastrofi nell’est e nel Corno d’Africa. Manifestazioni di razzismo e xenofobia che colpiscono rifugiati e migranti. In alcune parti del continente, i rifugiati e i migranti attraversano sempre più spesso aree in cui operano gruppi di insorti, milizie e altri attori criminali e dove sono diffusi il traffico di esseri umani, i rapimenti a scopo di riscatto, il lavoro forzato e lo sfruttamento sessuale.

Tra i rischi e gli abusi denunciati da rifugiati e migranti ci sono tortura, violenza fisica, detenzione arbitraria, morte, rapimento a scopo di riscatto, violenza sessuale e sfruttamento, riduzione in schiavitù, traffico di esseri umani, lavoro forzato, espianto di organi, rapina, detenzione arbitraria, espulsioni collettive e respingimenti. Tra i primi cinque luoghi in cui il rischio di violenza sessuale e di rapimenti a scopo di riscatto è più spesso segnalato c’è la Libia, seguita dal deserto del Sahara, dal Mali, dal Niger e dal Sudan.

Migranti attraverso i deserti, le bande criminali

Le bande criminali e i gruppi armati sono indicati come i principali responsabili di questi abusi, oltre alle forze di sicurezza, alla polizia, ai militari, agli ufficiali dell’immigrazione e alle guardie di frontiera. Nella sezione orientale della rotta, i militari e la polizia sono stati percepiti come i principali responsabili delle violazioni dei diritti umani dal 48% degli intervistati, contro il 20% e il 21% riportati rispettivamente nelle sezioni settentrionale e occidentale della rotta.

Tra i rischi e gli abusi denunciati da rifugiati e migranti ci sono tortura, violenza fisica, detenzione arbitraria
I rischi e gli abusi denunciati da rifugiati e migranti – inews24.it

Lungo la rotta del Mediterraneo – hanno commentato le organizzazioni – si registrano enormi lacune in termini di protezione e assistenza, che spingono rifugiati e migranti a proseguire in viaggi pericolosi. Il sostegno specifico e l’accesso alla giustizia per i sopravvissuti a varie forme di abuso sono raramente disponibili lungo le rotte. Il sostegno è ostacolato anche da finanziamenti inadeguati e restrizioni all’accesso umanitario. Aanche in luoghi chiave come i centri di detenzione informale e le strutture di accoglienza”.

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