Amanda Knox, confermata la condanna per aver calunniato Patrick Lumumba

La Corte d’assise d’appello di Firenze ha confermato la condanna a tre anni per Amanda Knox, colpevole di avere calunniato Patrick Lumumba.

L’episodio è avvenuto nelle prime fasi delle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel novembre del 2007. Lumumba era così stato coinvolto nel delitto per il quale è stato poi prosciolto essendo risultato completamente estraneo. Knox, che ha già scontato i tre anni, ha assistito alla lettura della sentenza con accanto il marito e i suoi difensori.

La Corte d'assise d'appello di Firenze ha confermato la condanna a tre anni per Amanda Knox
Confermata la condanna per Amanda Knox (Ansa Foto) – www.inews24.it

La condanna per calunnia era diventata definitiva ma poi la Cassazione ha disposto un nuovo esame delle accuse dopo che la Corte europea ha riconosciuto la violazione del diritto di difesa. La donna è tornata in un’aula di un Tribunale italiano tredici anni dopo l’ultima volta. Per l’omicidio di Meredith, Knox è stata assolta definitivamente nel 2011. “Lui si prese cura di me – ha tentato di difendersi in aula questa mattina Amanda – mi consolò dopo la perdita della mia amica. Mi dispiace che lui abbia sofferto ma non l’ho mai calunniato”.

Alla lettura della sentenza Kox, statunitense di Seattle, è scoppiata in lacrime. “Sono delusa, non me lo aspettavo” ha detto ai suoi difensori, Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati. La donna non ha lasciato commenti ai giornalisti. “Amanda è delusa e amareggiata per una condanna ingiusta. – hanno dichiarato gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati – Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, sicuramente faremo ricorso in Cassazione”.

Amanda Knox è tornata in un’aula di un Tribunale italiano tredici anni dopo l’ultima volta

Rimane aperta una domanda fondamentale: per chi e per cosa l’ha fatto? Pertanto questo caso giudiziario resta irrisolto. Non c’è ancora la verità sul perché Knox ha calunniato un innocente”, ha commentato l’avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Meredith Kercher. “La sentenza è giusta e meritata. – ha invece detto Patrick Lumumba – Saluto il Tribunale di Firenze con molto rispetto e onore per la loro professionalità. È vero eravamo amici con Amanda Knox, ma non si pugnalano gli amici nelle spalle e Amanda mi ha pugnalato. Mi ha pugnalato e non mi ha chiesto scusa”.

Amanda Knox è tornata in un’aula di un Tribunale italiano tredici anni dopo l’ultima volta
Amanda verso l’aula del Tribunale (Ansa Foto) – www.inews24.it

Bisogna ricordare che la 36enne statunitense è stata già assolta in via definitiva, insieme a Raffaele Sollecito, per l’assassinio della studentessa inglese avvenuto a Perugia. Pochi giorni dopo il delitto, in un memoriale Knox indicò agli inquirenti Lumumba, all’epoca suo datore di lavoro in un pub perugino, come il presunto autore del delitto. Amanda Knox scrisse il memoriale il 6 novembre 2007 prima di essere trasferita in carcere perché accusata a sua volta dell’omicidio di Meredith. Per l’omicidio della studentessa inglese l’unico condannato a 16 anni in rito abbreviato è stato Rudy Guede.

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