Sole e caldo a rischio per i mesi estivi, occhio al fenomeno climatico che può sconvolgere tutto: prepariamoci a una stagione più instabile
Dopo una lunga fase climatica piuttosto instabile, finalmente i primi giorni di maggio sono stati all’insegna di sole e caldo, regalando belle giornate e la possibilità di gite fuori porta e anche al mare. Anche se in questa settimana stiamo affrontando nuovamente alcuni fronti di maltempo, che hanno rinfrescato l’aria e portato nuove piogge.

Il tutto dovrebbe durare poco, con la seconda metà del mese, a partire dal weekend, in cui si dovrebbe riproporre un clima primaverile più accentuato. L’alternanza meteorologica di questo 2025, in ogni caso, rischia di protrarsi molto più a lungo del previsto, portandoci un’estate piuttosto movimentata.
Secondo alcuni modelli stilati dagli esperti, infatti, potremmo non avere lunghi periodi di caldo torrido, ma, in maniera piuttosto inusuale, una estate in cui improvvisi acquazzoni potrebbero essere più frequenti e le temperature, in generale, un po’ più basse rispetto agli ultimi anni. E dietro tutto questo ci sarebbe un motivo ben preciso.
Il ritorno di El Nino: l’anomalia oceanica che cambia l’estate del Mediterraneo, ecco come
Stiamo parlando del ritorno di un fenomeno climatico piuttosto noto, vale a dire El Nino. Si tratta di un fenomeno periodico, che nasce negli oceani ma ha un influsso sul clima di diverse aree del mondo.

Nello specifico, El Nino rappresenta il riscaldamento anomalo delle acque dell’Oceano Pacifico centrale e orientale. Questo può avere una grande incidenza sulla riorganizzazione dei flussi atmosferici, alternando la direzione e l’intensità di alcune correnti, inclusa la posizione e la durata degli anticicloni.
Così, quando El Nino si verifica, ma in maniera moderata o decrescente, possiamo assistere a una maggiore difficoltà di stabilizzazione degli anticicloni di origine africana e subtropicale. Questo fa sì che nell’area europea e in particolar modo del Mediterraneo possano infiltrarsi con più probabilità correnti atlantiche che portano sbalzi termici e temporali più frequenti rispetto alla media stagionale.
Se i modelli degli esperti dovessero essere confermati, per l’estate del 2025, dunque, potremmo avere un mese di giugno particolarmente instabile, temporali intensi e piuttosto frequenti nel corso di tutti i mesi estivi, ma anche ondate di calore improvvise e una umidità più elevata. Insomma, potremmo avere una alternanza di fenomeni piuttosto estremi.