Una lista delle ragazze conquistate, affissa sulla porta di una classe, riportante i nomi delle compagne di scuola.
L’episodio è accaduto in un rinomato liceo classico di Roma, il Visconti e vede protagonisti alcuni studenti dell’ultimo anno, che sono stati presto individuati e puniti con un 6 in condotta e volontariato al Telefono Rosa.
A portarlo all’attenzione è stato il collettivo studentesco Visconti in Rosa, con un comunicato stampa diramato dopo un’assemblea straordinaria. “Con grande indignazione e rabbia”, scrivono le liceali, “sentiamo necessario e doveroso denunciare pubblicamente questo episodio”. Poi il racconto: “Sulla porta di una classe è stata affissa una lista, scritta dagli stessi ragazzi citati in essa, i quali arbitrariamente hanno esplicitato, e affiancato ai loro, i nomi delle ragazze con cui erano intercorse relazioni private”.
Il fatto ha scatenato la polemica sui social e indignato moltissime associazioni da sempre attive sul tema della violenza di genere. La preside dell’istituto Rita Pappalardo ha definito l’episodio “grave” e ha convocato un Consiglio di classe annunciando fin da subito provvedimenti nei confronti degli studenti.
Il rischio è che questo comportamento venga ridimensionato a mera “goliardata”, ma non lo è. Le studentesse di Visconti in Rosa lo scrivono chiaramente nel loro comunicato stampa: “Questo atto non solo rappresenta una grave mancanza di rispetto verso la dignità delle ragazze coinvolte, ma il fatto che gli autori si siano sentiti liberi di esporre pubblicamente tale lista, evidenzia un’assente consapevolezza della gravità di tale atto e la presunzione di una legittimità nel compierlo inesistente e abominevole”.
Studenti puniti, De Giovanni: “Atto da sanzionare”
“Non è affatto una goliardata”. Questo è il commento chiaro e netto dello scrittore e autore televisivo Maurizio De Giovanni, secondo il quale questo episodio “era ammissibile in epoche precedenti, ma se evolviamo dobbiamo migliorare da qualsiasi punto di vista”.
Contattato telefonicamente da iNews24 ha dichiarato: “Non credo che questo atto, in un’epoca come questa, sia derubricabile a goliardata. Trovo che sia gravissimo e lesivo della privacy, della libertà e della reputazione delle ragazze coinvolte. E sono d’accordo con la definizione di atto assolutamente sessista e violentemente maschilista”.
Come scritto, la scuola ha deciso di agire punendo gli studenti responsabili di aver scritto la “lista delle conquiste” con un 6 in condotta e la sospensione di una settimana, commutata in volontariato al Telefono Rosa nei confronti degli studenti. De Giovanni è d’accordo, soprattutto perché si tratta di giovani: il gesto “deve essere adeguatamente sanzionato, proprio perché commesso da ragazzi. Proprio loro infatti, dovrebbero guardare al cambiamento e adeguarsi velocemente a una nuova scala di valori più cautelativa nei confronti delle donne”.
Ma perché accadono episodi del genere tra i giovani? “Perché è una vanteria”, commenta lo scrittore ai nostri microfoni. “Soprattutto tra adolescenti è una cosa ingiustamente ammessa, ma è una mentalità che deve cambiare. E si può fare attraverso la riprovazione di atti del genere e adeguate sanzioni”.
Il collettivo Visconti in rosa ha parlato chiaramente di “evento aberrante” e frutto dei meccanismi “di una mentalità maschilista radicata nella nostra società”. Una mentalità millenaria e scardinarla è difficile, ma non impossibile: “Va scardinata attraverso la rilevazione di questi atti. Se ne deve parlare e si deve provvedere di conseguenza. Prendere provvedimenti è un’attività deterrente a questo tipo di comportamenti che, proprio perché sciocchi, stupidi e superficiali, si possono fermare punendoli”.