Accedere alla pensione solo con i contributi si può da subito: i requisiti nel 2024 che non comprendono il limite di età

Nel 2024 sono attive diverse misure che permettono di accedere alla pensione senza limiti di età. Scopriamo quali.

È possibile andare in pensione a qualunque età, senza soglia minima da raggiungere. Un sogno? Assolutamente no: con alcune misure contano solo i contributi.

Pensione senza limiti di età, come accedervi
Nel 2024 puoi andare in pensione senza limiti di età – Inews24.it

Il sistema pensionistico in Italia, dal 2012 in poi, è regolato dalla legge Fornero la quale ha stabilito che, per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria, è indispensabile soddisfare tre requisiti. Il primo è quello anagrafico: per lasciare il mondo del lavoro è necessario avere almeno 67 anni.

Il secondo requisito è quello contributivo: bisogna avere non meno di 20 anni di contributi. Il terzo riguarda l’importo stesso della pensione: può accedere alla prestazione solo chi ha maturato un assegno previdenziale pari o superiore all’ammontare di quello sociale che, nel 2024, corrisponde a 534,41 euro al mese.

Continuare a lavorare fino a 67 anni è un’idea che piace a ben pochi. Soprattutto a chi ha iniziato quando era molto giovane e sperava di godersi il proprio tempo e i propri hobby dopo un certo numero di anni di carriera. Attualmente nel nostro Paese sono attive diverse misure di prepensionamento, ma quasi tutte prevedono una soglia anagrafica minima per l’accesso. Ci sono, però, alcune procedure che tengono conto unicamente dei contributi.

Pensione, con queste misure non ci sono limiti di età

In pensione a qualsiasi età. Finalmente puoi farlo grazie ad alcune misure attualmente in vigore che non prevedono una soglia anagrafica minima per l’accesso alla prestazione. Vediamo di quali si tratta e a chi si rivolgono.

Come andare in pensione solo con i contributi
Alcune misure tengono conto solo dei contributi – Inews24.it

Chi svolge un lavoro usurante può andare in pensione senza limiti di età con Quota 41. Essa, infatti, tiene conto unicamente dei contributi che, come indica il nome stesso, devono corrispondere ad almeno 41 anni. Di questi, 35 devono essere contributi effettivi, cioè non figurativi. Per beneficiare di Quota 41 è necessario rientrare in una delle seguenti categorie:

  • Addetti a lavori usuranti;
  • Disoccupati;
  • Disabili con invalidità pari o superiore al 74%.

Non solo: può beneficiare di Quota 41 solo chi ha versato almeno un anno di contributi prima di aver compiuto 19 anni di età. Chi svolge un lavoro usurante, prima di presentare la domanda di pensionamento all’Inps, deve fare richiesta affinché la sua occupazione venga riconosciuta effettivamente come tale. Dopo il via libera da parte dell’ente, potrà fare richiesta per andare in pensione.

C’è anche un’altra misura che permette di lasciare il lavoro senza tenere conto del requisito anagrafico. Si tratta della pensione anticipata ordinaria. Con questa, si può accedere alla prestazione a qualsiasi età purché i contributi siano almeno di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. A differenza di Quota 41, la pensione anticipata ordinaria si rivolge a tutti.

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