Quanti soldi si perdono se i BOT sono venduti prima della scadenza? Ecco cosa controllare

Cosa succede se si vendono i BOT prima della scadenza? Quanti soldi si perdono? Ecco che cosa c’è da sapere a riguardo.

I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) altro non sono che titoli a breve termine che hanno una scadenza non superiore ad un anno. La loro remunerazione è determinata dallo scarto di emissione ed è considerata anticipata ai fini fiscali. Questo perché la ritenuta per gli investitori viene applicata già al momento della sottoscrizione.

Vendere i BOT prima della scadenza, le conseguenze possibili
Cosa succede se si vendono i BOT prima della scadenza – iNews24.it

Una domanda che spesso ci si pone è cosa succede se questi vengono venduti prima della scadenza. Si ha una perdita effettiva di soldi o si tratta di una mossa ben pensata? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo. Così facendo, non avrete più dubbi e sarete certi di star agendo nella giusta maniera. Con un possibile ritorno economico che potrebbe fare le vostre fortune.

BOT venduti prima della scadenza: che cosa succede

Sempre più persone negli ultimi anni stanno decidendo di investire nei BOT, ossia nei Buoni ordinari del Tesoro. Potrebbe capitare che, in caso di esito positivo, si decida di venderli ancor prima della scadenza. Ma è questa la scelta migliore? Cosa potrebbe accadere? Ecco alcuni dettagli da considerare, così sarete certi di fare la mossa migliore.

I rischi nel vendere i BOT prima della loro scadenza
Vendere BOT prima della scadenza porta a delle perdite? Tutta la verità – iNews24.it

Dovete sapere che i guadagni dalle plusvalenze realizzate dalla vendita di titoli finanziari sono tutti soggetti a tassazione. Ecco dunque che bisogna applicare il 26% per i titoli come i BOT. Bisogna verificare sempre il periodo di detenzione, in quanto le regole fiscali possono variare. Ci sono paesi in cui mantenere un investimento per un tempo più lungo può portare a tasse ridotte. Per i BOT in Italia, invece, questa normativa non si applica.

Parlando di minusvalenze, invece, in alcuni sistemi fiscali si possono ammortizzare. E dunque utilizzare le perdite per poter compensare le plusvalenze e andare a ridurre l’imposta totale. Se decidete di vendere dei BOT in profitto e realizzate minusvalenze su altri investimenti nello stesso anno, potreste compensare i due. Con la tassa del 12,5% che si riferisce all’aliquota fiscale applicata agli interessi sui titoli di Stato italiano.

Vendere i BOT in positivo prima della scadenza, perciò, porta ad una tassazione sulle plusvalenze. Diversa rispetto ai tassi di interesse. Sarebbe sempre buona cosa consultare un professionista del settore, così da poter avere un’analisi precisa del proprio caso e sapere con esattezza in che modo muoversi per non perdere soldi inutilmente.

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