Affitto casa, il proprietario chiede la busta paga: si è obbligati a presentarla? Ecco cosa prevede la legge

Un proprietario di casa può chiedere la busta paga del suo inquilino? Ecco tutto quello che dice la legge e cosa bisogna sapere per tutelarsi.

Quando si stipula un contratto, soprattutto se non si tratta di periodi brevi ma di affitti tradizionali a lungo termine, è strettamente necessario stabilire un rapporto di fiducia tra locatore e locatario. Chi affitta il proprio immobile, infatti, ha diritto di informarsi sull’affidabilità delle persone che andranno a vivere nell’abitazione.

Cosa fare se il proprietario di un immobile chiede la busta paga
Per stipulare un contratto d’affitto bisogna scendere a compromessi – inews24.it

Il motivo è molto semplice: la legge tutela sempre gli inquilini, anche nel caso in cui risultassero morosi. Se poi la famiglia che prende in affitto un appartamento comprende anziani, bambini o disabili, liberarsi di un cattivo pagatore è estremamente difficile.

Questo, naturalmente, spinge i locatari a chiedere garanzie al momento della stipula del contratto. Alcuni proprietari di casa arrivano addirittura a domandare di visionare l’ultima busta paga della persona che si sta proponendo di prendere in affitto la proprietà. Come bisogna comportarsi in questi casi? La richiesta è legittima o è lesiva della privacy dell’inquilino?

Si può rifiutare di mostrare la busta paga al proprietario di casa?

Quando si parla di rapporti legali tra due cittadini, la legge è sempre molto chiara nel determinare quali sono i diritti e i doveri di entrambi. In questo caso specifico, la normativa afferma che il potenziale inquilino non è tenuto a mostrare assolutamente nulla al padrone di casa, che si tratti di una busta paga o di un estratto conto.

Cosa succede se ci si rifiuta di mostrare la busta paga all'affittuario
Chiedere una garanzia per l’affitto di una casa è prassi comune – inews24.it

Questo, però, non significa che la richiesta del proprietario sia illegittima. Infatti, ha tutto il diritto di chiedere garanzie, così come il potenziale affittuario ha tutto il diritto di non fornirgliele. Si tratta di un meccanismo assolutamente libero, in cui le due parti hanno facoltà di agire in completa autonomia e senza alcun obbligo legale.

C’è da dire, tuttavia, che se il proprietario domanda una garanzia che l’inquilino non è disposto a fornirgli, il primo ha la facoltà di non concedere in affitto la sua proprietà e non potrà essere in alcun modo perseguito per legge, perché ha diritto di disporre come vuole del suo immobile. Questo significa che nei limiti della ragionevolezza è sempre importante trovare un accordo che tuteli entrambe le parti.

Un’alternativa alla consegna della busta paga potrebbe essere la garanzia personale resa da un’altra persona che possa contare su redditi fissi e dimostrabili, come uno stipendio o una pensione. Altrimenti, si può ricorrere alla fideiussione bancaria (con cui l’istituto di credito si impegna a pagare le rate d’affitto non saldate dall’inquilino) o alla caparra confirmatoria. In pratica, le soluzioni ci sono: basta trovare quella giusta in base alla situazione e alle esigenze dei firmatari.

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