Israele prosegue la sua azione militari sulla Striscia di Gaza: nel mirino i vertici militari di Hamas, che avrebbe congelato i negoziati.
Nelle scorse ore Israele ha ucciso Rafa’a Salameh, comandante della Brigata Khan Younis e una delle menti dietro l’attacco del 7 ottobre. Il raid aveva come obiettivo anche, e soprattutto, Mohammed Deif, leader militare di Hamas. Gli attacchi israeliani per uccidere Deif e Salameh sono costati la vita a 92 palestinesi nel campo profughi di Al-Mawasi, vicino a Khan Younis. Attacchi che hanno portato a reazioni contrastanti da parte del movimento islamico in merito al rallentamento dei negoziati di pace.
I colloqui si stanno tenendo tra Egitto e Qatar e la svolta, prima delle ultime operazioni israeliane, era vicina. Sul tavolo ci sono il rilascio degli ostaggi e la creazione di un governo ad interim per la Striscia di Gaza. Deif, però, sembrerebbe essere un obiettivo estremamente importante per Israele. Si tratta dell’uomo, già scampato a sei tentativi di eliminazione, che ha annunciato, in una registrazione trasmessa da Hamas, la mattina del 7 ottobre, l’inizio dell’operazione “Flagello di Al-Aqsa” contro Israele.
Israele ha poi continuato le sue operazioni nella zona di Rafah nel sud e nella città di Gaza nel nord, dove ha affermato di aver eliminato diversi terroristi durante combattimenti ravvicinati. Nei giorni scorsi, nella zona di Rafah, i militari hanno eliminato in combattimenti ravvicinati una cellula terroristica armata di lanciarazzi. Inoltre, le truppe hanno eliminato numerosi terroristi nella zona centrale della Striscia di Gaza. Nel corso di un’operazione, un terrorista è stato identificato mentre piazzava esplosivi ed è stato eliminato mediante il fuoco di un carro armato.
Ieri l’esercito israeliano ha bombardato ancora una volta una scuola dell’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, che ospitava gli sfollati nel campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, sostenendo di aver “colpito i terroristi”. Quindici, secondo la protezione civile locale, le vittime. Questa settimana erano previsti nuovi negoziati per il cessate il fuoco al Cairo e a Doha.
Il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia dall’inizio della guerra ha raggiunto i 38.584 morti. Sono invece 88.881 i feriti. Lo ha riferito Al Jazeera, citando i dati del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, della Mezzaluna rossa palestinese e dell’esercito israeliano. Gli israeliani uccisi sono 1.139 mentre i feriti sono 8.730. In Cisgiordania i morti sarebbero 575 e i feriti 5.300.
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