Altra novità a livello di costi per gli italiani, durante un’annata che sicuramente ha messo in difficoltà migliaia di famiglie e cittadini.
Il 2022 si sta rivelando un’annata difficilissima per migliaia di italiani e rispettive famiglie. Un po’ l’inflazione post-pandemia, un po’ le ripercussioni della Guerra in Ucraina stanno mettendo in ginocchio la popolazione a livello di costi.
Le bollette sono aumentate vertiginosamente, così come il costo di moltissime materie prime. Ma uno degli incrementi che gli italiani hanno sofferto maggiormente riguarda il prezzo del carburante.
I tanti automobilisti e trasportatori hanno sofferto negli scorsi mesi un rincaro dei prezzi assurdo sul carburante. Basti pensare che qualche mese fa la benzina ed il diesel hanno toccato la soglia di 2,50 euro al litro. Somme impensabili e decisamente fuori portata per chiunque.
Chi si aspettava un’estate di fuoco per il rincaro del carburante si è però dovuto ricredere in maniera inaspettata e positiva. Il serio rischio di vedere prezzi alle stelle nelle pompe di benzina, per via del blocco del gas dalla Russia, è per ora scongiurato.
Si evince, ormai da qualche giorno, un brusco calo sui costi del carburante. Sabato scorso le compagnie di rifornimento hanno complessivamente abbassato i costi raccomandati all’inizio del mese: Eni e Tamoil hanno ridotto di 2 centesimi i due carburanti, Q8 di 3 centesimi, IP di 2 centesimi benzina e diesel e di 1,5 centesimi il Gpl.
Insomma una diminuzione della richiesta economica che fa felici gli italiani e che è confermata anche dalla media dei prezzi. Il costo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,833 euro al litro; il prezzo medio praticato del diesel self è 1,815 euro al litro.
Rispetto ad alcune settimane fa dunque appare difficile reperire pompe di benzina con prezzi assurdi e fuori portata, visto che le misure governative e il taglio momentaneo delle accise sembra essere venuto incontro alle esigenze degli italiani.
Ma quanto durerà questo calo dei prezzi del carburante? Il rischio è che con l’arrivo dell’autunno possano tornare a salire nuovamente certi costi. Ma soprattutto il 2022 resta un anno in perdita per i consumatori: secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi la crescita elevata dei listini prezzo registrata nell’ultimo anno per il carburante ha creato difficoltà e scompensi. Dunque gioire per il minimo ribasso risulta essere completamente fuori luogo.
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