Avere una propria casa rappresenta un po’ il sogno di molti italiani. Ma quando si è in dubbio meglio puntare sull’affitto o chiedere un mutuo?
Casa in affitto o con il mutuo? Questa è la domanda che potrebbero porsi in tanti nel momento in cui stanno pensando di prendere una nuova abitazione, sia che si tratti della prima volta sia che si voglia invece una diversa location, magari più grande. Almeno apparentemente la risposta potrebbe sembrare quasi scontato, visto che c’è chi ritiene l’affitto una spesa che non ha grandi vantaggi. Alla fine, infatti, si paga una cifra ogni mese, ma la proprietà resta sempre di un’altra persona.

Ci sono però inevitabilmente delle situazioni dove la scelta risulta essere quasi obbligata. Se non si ha un contratto a tempo indeterminato, situazione ormai sempre più rara, è difficile che la banca possa concedere il mutuo.
Prendere casa è il desiderio di molti
In Italia si parla spesso di ragazzi “mammoni”, che preferiscono restare a casa con mamma e papà e che faticano a essere indipendenti. All’estero, invece, questo passo importante viene compiuto a un’età decisamente più bassa, spesso addirittura dopo avere preso il diploma. Non rappresenta un problema nemmeno studiare all’università, in quel caso si affianca a questo un lavoro in modo tale da avere un gruzzolo da parte.
In realtà, pensare di fare diversamente nel nostro Paese non è così semplice. Sono poche le aziende che decidono di affidarsi a giovani che hanno da poco finito il loro ciclo di studi, ma se lo fanno gli stipendi sono decisamente troppo bassi e non corrispondono al costo della vita attuale.
Ancora peggio va a chi vorrebbe trasferirsi in una grande città, magari per essere più vicino al proprio posto di lavoro e ridurre i tempi previsti per gli spostamenti. Affitto o mutuo difficilmente scendono al di sotto di 600-700 euro al mese (a volte anche di più) e costringono a mettere da parte questa idea, visto che a questa spesa devono poi essere aggiunte le altre.
A volte, però, è proprio il pensiero di avere un mutuo lungo 20 o 30 anni a spaventare, non sapendo cosa possa accadere in un lasso di tempo così lungo. Se dovesse esserci una crisi e si dovesse perdere il lavoro riuscire a saldare tutte le rate sarebbe certamente difficile.
La risposta non è così scontata
Chi pensa che in assoluto puntare sul mutuo, nonostante i sacrifici che questo può comportare, sia sempre la scelta giusta, potrebbe presto ricredersi. Per capire come muoversi possiamo fare un esempio concreto: un giovane di 27-28 anni intenzionato ad andare a vivere da solo con un contratto di lavoro stabile e uno stipendio nella media può pensare subito a un acquisto, ben sapendo quanto i soldi spesi nel mattone difficilmente siano buttati.
Ma è davvero così? In realtà cosa sia meglio fare può dipendere da tanti fattori, a partire dalla città in cui si vorrebbe andare ad abitare, ma non solo. Lo stipendio medio a quell’età si aggira intorno ai 1.480 euro al mese, mentre l’affitto medio di un appartamento di 100 metri quadri in una città che è capoluogo di provincia è di poco superiore ai 500 euro al mese (equivalente al 36% dello stipendio).
Diversa è ovviamente la situazione se si dovesse propendere per il mutuo. Al momento sono state prorogate le agevolazioni per gli under 36, a condizione che l’Isee non superi i 40 mila euro l’anno. Se la rata mensile dovesse essere la stessa prevista per l’affetto (caso comunque raro) e si sottoscrive un finanziamento lungo 30 anni la percentuale dello stipendio da utilizzare è la stessa, ma con la garanzia che poi quella location diventerà di proprietà.
Non è però finita qui. E’ sempre più raro che le banche concedano un mutuo al 100% per la cifra necessaria, per questo è indispensabile avere un importo da parte per far sì che la pratica possa partire (a questo si aggiungono le spese notarili). In genere l’importo si aggira tra il 20 e il 30% del valore dell’immobile ed è per questo che difficilmente nel nostro Paese si arriva ad acquistare una casa non prima dei 45 anni. Non resta quindi che valutare tutti i pro e i contro e decidere quale sia la strada migliore da seguire.