Terzo Polo, Renzi assicura: “Non c’è motivo per rompere il progetto politico”

Le accuse di tatticismo mosse a Renzi vengono smentite dai portavoce nazionali di Italia Viva Alessia Cappello e Ciro Bonajuto

Carlo Calenda, Matteo Renzi - Foto di Ansa Foto
Carlo Calenda, Matteo Renzi – Foto di Ansa Foto

La strada verso la formazione definitiva del Terzo Polo sembra ormai tracciata e la linea sembra quella dello scioglimento dei partiti che lo formeranno, Italia Viva e Azione.

Renzi non vuole sciogliere Italia Viva?

Ed è proprio questo il nodo da sciogliere, perché Carlo Calenda continuerà a chiedere a Matteo Renzi di prendere la decisione di dire addio a IV per realizzare il progetto politico comune. “L’unico problema dirimente oggi per la costruzione del partito unico dei liberal-democratici è che Renzi non vuole prendere l’impegno a sciogliere Italia Viva e a finanziare il nuovo soggetto e le campagne elettorali”, ha dichiarato un alto dirigente di Azione in una conversazione con Ansa, che ha anche definito “inaccettabili i tatticismi durati mesi dell’ex premier”. 

Terzo polo, Renzi smentisce: “Folle mandare a monte il progetto ora”

Dal canto suo Matteo Renzi dichiara che “non c’è alcun motivo politico per rompere il progetto del Terzo polo”, in un intervento alla riunione con consiglieri e parlamentari del partito al Senato. “Qualcuno dice che la rottura che viene paventata da Azione nasce per esigenze di soldi, qualcuno dice per esigenze legate al Riformista, qualcuno dice che è legata allo scioglimento del partito di origine: si tratta di alibi e finte motivazioni. A tutti voi dico: è folle mandare a monte adesso. Noi non manderemo a monte adesso il progetto di fare il partito unico”. 

Dove sta, dunque la verità? Il dirigente di Azione, sempre ad Ansa, ha riferito che “la pazienza del gruppo dirigente di Azione si è esaurita. In settimana si capirà se questo nodo si potrà sciogliere. Se così non sarà il partito unico non potrà nascere”. 

E ancora, la fonte anonima ha detto all’Ansa che “Matteo Renzi ha sostituito a sorpresa Rosato alla guida del partito, per controllarne direttamente i soldi e la struttura. In questo modo ha delegittimato anche il comitato politico della federazione del Terzo Polo dove oggi non siede nessun rappresentante di IV in grado di prendere impegni. Calenda ritiene inaccettabile questo atteggiamento”. 

Italia Viva: “Da noi nessun tatticismo”

Le accuse di tatticismo a Renzi vengono smentite dai portavoce nazionali di Italia Viva Alessia Cappello e Ciro Bonajuto: “Non c’è nessun tatticismo di Italia Viva. Abbiamo deciso di fare un congresso democratico in cui ci si confronti a viso aperto e non con veline anonime”, scrivono in una nota. “Ci sono le date già fissare, ci sono le regole decise da Calenda, comprese quelle sul tesseramento, ci sono i gruppi di lavoro con i nomi già decisi, c’è il comitato politico. Noi siamo pronti al congresso che Calenda ha chiesto di fare. E ci mettiamo nome e cognome. C’è qualcuno che cambia idea una volta al giorno, ma quel qualcuno non siamo noi”.