
Il Senato ha dato il via libera al Dl Superbonus con 94 voti favorevoli, 72 contrari e 2 astenuti. Il provvedimento era stato approvato martedì alla Camera, quindi ora è legge. Vediamo cosa prevede.
Ci saranno sei mesi in più per ottenere il Superbonus 110% sui lavori delle villette, lo sconto in fattura e la cessione del credito per chi deve installare una caldaia o infissi nuovi, oltre che compensazione dei crediti incagliati con i titoli di Stato.
Ci sarà poi un veicolo finanziario che vede impegnate le società pubbliche come Enel X, che coinvolgerà anche banche e altri istituti finanziari.
Superbonus: stop a sconto in fattura e a cessioni
I bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, quelli per gli immobili danneggiati dall’alluvione delle Marche e dai terremoti, sono esclusi dallo stop alle cessioni. Lo stasso vale per le Iacp, onlus e coop di abitazione e per i lavori di riqualificazione urbana.
Infissi e caldaie
Laddove non ci sia ancora stato l’avvio dei lavori entro il 16 febbraio, sul fronte dell’edilizia, basterà aver versato l’acconto per ottenere lo stesso il dritto a sconto e cessione. Se non c’è l’acconto, dovrà essere provata l’esistenza di un accordo vincolante. La dichiarazione falsa implica una responsabilità penale.
Superbonus: cessioni 2022
Le spese dell’anno scorso potranno ancora essere cedute anche oltre l’eventuale scadenza del 31 marzo a fronte di una sanzione di 250 euro.
Le villette
Nel caso dei cantieri degli edifici unifamiliari, scavalcando il termine del 31 marzo, la detrazione massima al 110% spetterà ancora per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Solo rispettando la condizione di base: aver effettuando almeno il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre 2022.
Superbonus: detrazioni in 10 anni
Ora che sono stati archiviati sconti e cessioni, sarà possibile andare incontro ai redditi più bassi. Per le spese effettuate dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022, i contribuenti potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo di imposta 2023.
Le banche
La soluzione al problema dei crediti incagliati è lasciata in gran parte ai privati. Nascerà un veicolo finanziario per la compravendita e le banche useranno gli spazi fiscali ancora a disposizione. Chi non li ha più per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente, potrà ricorrere a una compensazione con i buoni del Tesoro con emissioni dal 2008.
Superbonus: responsabilità in solido
Le cessioni tra banche, assicurazioni e soggetti qualificati, diventano più facili. Per essere esclusi dalla responsabilità solidale a tutti i cessionari basterà ottenere un’attestazione di possesso dei documenti di verifica del credito da parte della banca.