Gerusalemme, la polizia israeliana irrompe in una moschea: scontri con i fedeli, oltre 350 fermi

Subito dopo l'attacco dei militari israeliani, sulla striscia di Gaza sono stati lanciati almeno nove razzi contro alcune città del Sud di Israele.

Polizia israeliana irrompe nella moschea di Al Aqsa - Screenshot video
Polizia israeliana irrompe nella moschea di Al Aqsa – Screenshot video

Gli agenti israeliani hanno fatto irruzione nella Spianata delle Moschee, terzo luogo più sacro dei musulmani, nella Città Vecchia di Gerusalemme. La moschea presa di mira è quella di Al-Aqsa.

Versioni contrastanti da israeliani e palestinesi

Le versioni dell’attacco sono differenti da parte israeliana e palestinese. Secondo i primi, la polizia è intervenuta per espellere alcuni “agitatori”, che avrebbero introdotto “bastoni, pietre e fuochi d’artificio”. 

Secondo i palestinesi invece, i fedeli sono stati aggrediti e sono nati scontri tra militari e fedeli, alcuni dei quali sono stati feriti.

Sono più di 350 i palestinesi fermati e immediata è stata la risposta del movimento islamista Hamas, che ha denunciato l’azione come un “crimine senza precedenti”, invitando i palestinesi in Cisgiordania “ad andare alla moschea di Al-Aqsa per difenderla”. Il portavoce del presidente palestinese Mahmoud Abbas ha avvertito che questa mossa “supera tutte le linee rosse e porterà a una grande esplosione”. 

Missili su Gaza

Subito dopo l’attacco dei militari israeliani, sulla striscia di Gaza sono stati lanciati almeno nove razzi contro alcune città del Sud di Israele. In risposta, l’esercito ebraico ha colpito con aviazione e artiglieria postazioni di Hamas nella Striscia. Non sono state segnalate vittime.