
Il match Napoli-Milan di ieri, domenica 2 aprile, si è concluso con la vittoria dei rossoneri, che hanno portato a casa 4 reti. La squadra partenopea resta la più probabile vincitrice dello scudetto, ma quello che farà ricordare questa partita è quanto accaduto sugli spalti tra i tifosi napoletani.
Perché gli ultras del Napoli hanno protestato
Agli ultras non sta bene la politica adottata dalla società di Aurelio De Laurentiis all’interno del Maradona, dove non è più consentito entrare con bandiere e tamburi e neppure i prezzi dei biglietti. Le proteste sono cominciate fuori dallo stadio, quando alcuni gruppi ultras hanno cominciato a spintonare alcuni spettatori del Napoli che erano in fila, costringendoli a spostarsi e creando momenti di paura, data anche la presenza dei bambini.
Sempre fuori dal Maradona, gli ultras hanno diffuso un volantino con le motivazioni della protesta, che doveva essere silenziosa.
La violenza tra i tifosi azzurri
Invece all’interno dello stadio, hanno prima intonato cori contro De Laurentiis mentre si consumavano i primi 45 minuti della partita Napoli-Milan. Mentre alcuni di loro insultavano il presidente, altri hanno iniziato a fischiarli. Il clima è diventato teso fino a sfociare in una rissa con un conseguente fuggi fuggi generale.
In curva ci sono stati pestaggi e violenze, creando un vuoto tra i seggiolini delimitando un confine da non oltrepassare.