
Lo sciame sismico nella provincia di Campobasso continua, dopo il terremoto avvenuto ieri sera alle 23.53, di magnitudo 4.6.
Dieci scosse sono state avvertite durante la notte, fino ale prime ore di questa mattina. L’ultima è avvenuta alle 6.54, di magnitudo 2.4. La più forte è stata quella delle 6.43, magnitudo 2.6.
La prima scossa è stata avvertita da Pescara a Napoli, fino in Puglia verso Sud. L’epicentro è stato localizzato nel Comune di Montagano, in provincia di Campobasso. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il terremoto è avvenuto a una profondità di 23 chilometri. L’alta profondità da un lato ha fatto sì che il terremoto si sia sentito in un’area molto ampia, dall’altro ha evitato danni gravi alle costruzioni.
“L’evento risulta avvertito dalla popolazione, ma al momento non sono stati segnalati danno a persone o cose”, fa sapere la Protezione Civile. “La Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione civile”.
Terremoto Molise: scuole chiuse
Subito dopo la scossa molti residenti sono scesi in strada per precauzione. Tante le chiamate ai vigili del fuoco. Le scuole sono state chiuse a Campobasso e in altri Comuni colpiti dal sisma.
“La gente è uscita di casa in pigiama, di corsa, c’è un grande spavento anche per il problema della frana del 2017 che ha compromesso la stabilità della parte del paese”, ha spiegato Paolo Manuele, sindaco di Civitacampomarano, in provincia di Campobasso.
Giuseppe Tullo, primo cittadino di Montagano, ha dichiarato: “Da un primo giro di ricognizione la situazione sembra per fortuna buona: non si segnalano danni particolari. Molti sono scesi in strada: c’è stata tanta paura, ma abbiamo subito aperto la nostra struttura polivalente per chi volesse dormire fuori casa”.