
Il Consiglio dei ministri di ieri ha approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro-bollette, oltre che interventi nel settore sanitario. 4,9 miliardi di euro sono stati stanziati complessivamente.
Caro-bollette
Le misure per contenere i prezzi dell’energia sono state ridisegnate su base trimestrale, tenendo conto dei prezzi dell’energia e dell’obiettivo del risparmio energetico.
Per quanto riguarda il gas, vengono confermati la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema per il prossimo trimestre (dal primo aprile al 30 giugno).
Prorogata anche l’aliquota Iva al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta col gas metano. La riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso a favore dei consumatori fino a 5mila metri cubi, è confermato solo per aprile in misura ridotta pari al 35% del valore nel trimestre precedente.
Bonus sociale
Prorogati al 30 giugno il bonus sociale e lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro.
Incentivo al consumo virtuoso dell’energia
Il decreto bollette prevede un nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito. A partire dal primo ottobre fino al 31 dicembre questo incentivo prevederà un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento.
I criteri verranno definiti con un decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, insieme con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’Arera dovrà determinarne le modalità applicative del contributo che verrà erogato.
Credito di imposta per le imprese
Le imprese potranno continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti di imposta al 40% e al 45% se ne primo trimestre del 2023 hanno avuto un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas maggiore del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Sanità
Il decreto stanzia 1,1 miliardi di euro per le Regioni e le Province autonome, per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore.
Fisco
Sono stati ricalendarizzati i termini di pagamento della prima rata per regolarizzare le violazioni formali commesse fino al 31 ottobre 2022. Le nuove date dono 30 settembre 2023, 31 ottobre 2023 e 30 novembre 2023 per il ravvedimento delle dichiarazioni del periodo di imposta in corso al 31 dicembre e precedenti.
Codice degli appalti
Approvato anche il codice degli appalti. Secondo un comunicato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti va verso la semplificazione, la sburocatrizzazione e la liberalizzazione.
Gli appalti potranno essere assegnati senza gara fino a 5,3 milioni di euro e potranno essere realizzati più in fretta.
Un’altra novità riguarda la tutela del made in Italy. Tra i criteri di valutazione dell’offerta è previsto che vengano tutelai i prodotti italiani o Ue.
Il decreto prevede anche il divieto della produzione del cibo sintetico.