
La Commissione Finanze della Camera ha concluso l’esame del Dl Superbonus, affidando il mandato al relatore Andrea De Bertoldi di Fratelli d’Italia, che oggi riferirà a Montecitorio.
Superbonus: proroga al 30 settembre
Tra gli emendamenti approvati e condividisi tra maggioranza e opposizione, ci sono la proroga al 30 settembre 2023 del Superbonus al 110% per le spese sostenute per unità abitative unifamiliari, cioè le villette, con un avanzamento dei lavori pari al 30% al 30 settembre 2022. C’è poi la misura preannunciata di sblocco dei crediti maturati nel 2022 a rischio decadenza per l’impossibilità di inviare le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate entro fine marzo.
I crediti incagliati
Per smaltire i 19 miliardi di crediti incagliati del Superbonus, la Commissione Finanze della Camera ha pensato a un veicolo finanziario che acquisti e rivenda i crediti, ridando liquidità al sistema e sbloccando l’empasse in cui si trovano imprese e cittadini. Ma anche una specie di scambio con i Btp. Il veicolo vedrebbe impegnate le grandi società pubbliche, Enel X compresa, che si sono offerte di dare una mano al governo.
Escluso il ricorso agli F24, perché secondo il governo “genererebbe sostanziali e rilevantissimi problemi di cassa”, come spiega il sottosegretario Federico Freni.
Il governo ha incassato la promessa di far ripartire le acquisizioni dei crediti. “Abbiamo sensibilizzato le istituzioni e le banche. Le banche e le Poste hanno annunciato che ricominceranno, in un quadro di maggiori certezze che abbiamo dato sotto il profilo giuridico, ad acquistare questi crediti”, ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, spiegando che “è in corso l’elaborazione di un sistema, una specie di piattaforma, che dovrebbe in qualche modo permettere di smaltire tutto l’arretrato”.
In arrivo anche la possibilità per i contribuenti che hanno fatto lavori col Superbonus e portano le spese in detrazione per spalmare lo sconto du 10 anni invece che 4.