
“Ho percepito volontà di fare chiarezza su questa storia e la mancanza di sudditanza psicologica nei confronti dello Stato Vaticano. Negli anni precedenti ho incontrato ambienti e quando nominato la Santa Sede facevano tutti un passo indietro. Adesso da destra e sinistra c’era un unico pensiero, l’Italia è uno stato laico che non può continuare a subire la mancanza di chiarezza nei confronti di questa storia”. Così Pietro Orlandi a OneMediaVideo, commenta la notizia del sì della Camera alla proposta di legge per istituire la Commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.
Le due ragazze, cittadine vaticane, sono scomparse a Roma nel 1983. Il testo passa ora al Senato con 245 sì della Camera. Dopo il voto tutti i deputati hanno dedicato un applauso alle famiglie delle due giovani.
Silvestri (M5S): “Abbiamo il dovere di ripagare la loro fiducia nelle istituzioni”
“Oggi sono presenti in Aula ed è forse giunto il momento in cui questo Parlamento rivolgesse le scuse per il tanto, troppo tempo per arrivare fino a qui”. E per dare un “grande abbraccio per il dolore senza risposta che hanno avuto”, oltre che “un forte ringraziamento per la fiducia che continuano ostinatamente a riporre nelle istituzioni”, che più che mai “abbiamo il dovere di ripagare”, ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Francesco Silvestri, tra gli applausi dei parlamentari. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, impegnato da sempre per la ricerca della verità, ha assistito ai lavori in Aula anche durante la discussione della proposta di legge di lunedì scorso.